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Lo sapete che Tsipras e Vendola vogliono abolire del tutto Frontex?

E il Frontex finì sul banco degli imputati. Dopo l’ennesima tragedia del mare a Lampedusa e dopo le numerose analisi su costi e benefici dell’agenzia europea di stanza a Varsavia che non allevia l’Italia dal dramma delle migrazioni, ecco che anche nel programma ultrasinistro della Lista Tsipras si fa cenno a come risolvere il nodo della questione: eliminando il Frontex.

LISTA TSIPRAS
Come immaginano di gestire l’immigrazione Alexis Tsipras, Nichi Vendola e Barbara Spinelli? Dal programma de “L’altra Europa” si evince l’idea di un’Europa che diventi spazio culturale aperto, con un’identità plurale e dinamica, “capace di fondare le relazioni tra gli stati membri e con i paesi terzi sul reciproco rispetto, sul riconoscimento delle specifiche diversità culturali, sulla promozione delle libertà e dei diritti fondamentali, sul mantenimento della pace tra i popoli, sulla garanzia del principio di eguaglianza, sul rifiuto di ogni forma di discriminazione, sul ripudio della xenofobia e del razzismo”. Il contrario, sostengono, della concezione ora dominante dell’Europa intesa come una “Fortezza”. È chiaro che in uno scenario simile un ruolo primario lo giocano quei 32,9 milioni di migranti che risiedono nei paesi dell’Unione Europea.

QUALE IMMIGRAZIONE?
Fino ad oggi, sostengono, l’Ue si è preoccupata di prevenire e controllare i flussi migratori, mettendo in secondo piano il cosiddetto processo di comunitarizzazione delle politiche di accoglienza, “di inclusione sociale dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati”. Ovvero la messa in pratica dell‘Agenda europea per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi e dell’Agenda su migrazioni e sviluppo. La Lista Tsipras punta l’indice sull’offerta di incentivi che è stata immaginata al fine di combattere l’immigrazione irregolare, il che ha comportato anche la “costruzione di lager nel bacino sud del Mediterraneo”. Con il risultato di un “fallimento di un approccio alle migrazioni prevalentemente sicuritario, tragicamente esemplifcato dalla morte di migliaia di migranti nel Mediterraneo e dalle numerose violazioni dei diritti umani dei migranti”.

FRONTEX
Ed ecco che proprio l’agenzia europea che ha dato il nome al programma comunitario è il primo scoglio da superare secondo la Lista Tsipras, che ne propone l’abrogazione. Dal momento che i suoi obiettivi sono quelli di coordinare e controllare il pattugliamento delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri ma anche di stabilire e incoraggiare la nascita di accordi con i Paesi confinanti con l’UE, il Frontex dispone di 26 elicotteri, 22 aerei, 113 navi e sofisticate attrezzature radar in caso di attacco aereo o marittimo. A cui L’altra Europa risponde con la campagna “L’Europa sono anch’io”, lanciata lo scorso 4 aprile con cui ci si rivolge esplicitamente a tutti i candidati al Parlamento europeo sottoponendo loro dieci richieste.

RICHIESTE
Punto di partenza la ratifica della Convenzione dell’ONU del 18/12/1990 “sui diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie”. A distanza di 23 anni dal varo della Carta da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite, essa non è stata ancora ratificata. Al secondo punto la garanzia del diritto di voto amministrativo ed europeo. E a seguire: il riconoscimento della cittadinanza europea; la garanzia del diritto di arrivare legalmente in Europa; l’uso di politiche migratorie aperte all’inserimento degli stranieri nel mercato del lavoro; la garanzia della libertà personale e chiusura dei centri di detenzione; il diritto a un’accoglienza dignitosa; la garanzia della parità di accesso ai sistemi di welfare; la liberazione del dibattito pubblico dalla xenofobia e dal razzismo; la tutela dei diritti dei minori.

SONDAGGIO
Un tema quello dell’immigrazione in Europa che è stato anche al centro del sondaggio condotto da Pew Research nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo sulla percentuale di cittadini che voglio meno immigrati: guidano la classifica Italia (80%) e Grecia (86%). Minore impatto per Germania e Spagna (44%). Inoltre la maggior parte dei greci (70%), italiani (69%), polacchi (52%) e Francesi (52%) ritiene che gli immigrati siano un peso sulle economie dei loro paesi, mentre in Spagna i cittadini sono quasi divisi (46%).

twitter@FDepalo



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