Skip to main content

Tutte le novità per Airbus e Atr da Tolosa

Minimizza Airbus sulla cancellazione di un ordine per 70 velivoli A350XWB – 50 in versione 900 e 20 in versione 1000 -, ricevuta in questi giorni dalla compagnia aerea Emirates.

Che cosa abbia determinato questa decisione ancora non è chiaro anche se, essendo stata effettuata nel 2007, si potrebbe pensare a un cambio nella strategia di espansione del vettore. Sono state escluse dal management problematiche riguardo le prestazioni del nuovo aereo widebody, che ha debuttato in volo lo scorso anno. “Emirates è uno dei nostri maggiori clienti”, ha detto il numero uno di Airbus, Fabrice Bregier,“con ordini per 140 A380 e a chi mi chiede se quanto successo avrà impatti negativi rispondo no. La prima consegna era prevista nel 2019 – ha aggiunto l’ad -, abbiamo tutto il tempo di cercare nuove opportunità per il nostro programma”.

PORTAFOGLIO IN CRESCITA

Per l’A350 Airbus ha ordini fermi per 742 aeromobili, da parte di 38 clienti e, stando a quanto dichiarato dal coo clienti Airbus, John Leahy a Tolosa “nel 2014 il portafoglio ordini è destinato ad aumentare ancora”. Intanto procede speditamente il processo di certificazione, prevista per settembre, mentre in parallelo si lavora al ramp-up di produzione. Confermata infine per fine anno la prima consegna del nuovo widebody al cliente di lancio Qatar Airways. “Il nostro obiettivo per il prossimo decennio – ha continuato Bregier – è rendere profittevole l’A350 e raggiungere il break even dell’A380. Per fare ciò abbiamo bisogno dell’entrata in servizio dell’A350, di mandare a regime la produzione e di controllare i costi dell’A380”. Riguardo questo programma, la cui genesi è stata molto travagliata per il gruppo, Airbus ha come priorità, oltre alla diminuzione dei costi, quella di “integrare i suggerimenti che arrivano dalle compagnie aeree”.

LE PRIORITÀ PER ATR

Conferme anche per l’A320neo, la versione rimotorizzata dell’aereo a corridoio singolo A320, la cui prima consegna è attesa per il terzo trimestre del 2015. Sul programma Bregier ha detto che è necessario “andare veloci sulla produzione, per arrivare all’obiettivo prefissato: produrre 46 esemplari al mese entro il 2018”. Quanto al lancio di un programma per un nuovo aereo turboprop da 90 posti dell’ATR – il consorzio di cui Airbus Group fa parte al 50% assieme ad Alenia Aermacchi -, Bregier ha dichiarato: “ATR è leader di mercato nel suo settore, con una quota di mercato dell’80%, e quando si è leader bisogna pensare ad aumentare la produzione e a migliorare costantemente il prodotto, non a mettere soldi su programmi nuovi, soprattutto quando questi non ci sono”. “Il nuovo turboelica – ha aggiunto – non è una nostra priorità e nemmeno una priorità per ATR”.

STABILITÀ AL MANAGEMENT

Quanto invece a una riorganizzazione della governance della società per renderla più efficiente, eventualità prospettata a inizio anno, Bregier si è detto possibilista. “Se troveremo un modo per rendere ATR ancora più profittevole, noi ci siamo”. Sul nuovo assetto della holding di Piazza Monte Grappa il numero uno ha infine dichiarato: “Finmeccanica è un gruppo importante con cui lavoriamo da molti anni. Conosco bene Filippo Bagnato, che ha guidato con successo ATR, che adesso ha un nuovo ceo, e prima ancora Eurofighter, mentre Alenia Aermacchi è un nostro partner. Penso che il gruppo abbia bisogno di dare stabilità al proprio management. Anche noi in passato – ha concluso Bregier – abbiamo dovuto cambiare spesso”.


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter