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Amministrative 2014, ecco tutti i ballottaggi

Diciassette amministrazioni saranno chiamate domenica prossima alle urne per i ballottaggi, tra cui tre capoluoghi di regione: Bari, Potenza, Perugia, oltre a Bergamo, Biella, Cremona, Foggia, Livorno, Modena, Padova, Pavia, Pescara, Teramo, Terni, Verbania, Vercelli, Caltanissetta e Urbino.

PAVIA
Una delle sfide più significative, per via dei riverberi politici nazionali che comporterà, è senza dubbio quella di Pavia dove il sindaco uscente Alessandro Cattaneo, tra i nuovi volti di Forza Italia, cerca la riconferma per poi dedicarsi “da eletto” alla costruzione del partito assieme all’eurodeputato Giovanni Toti. Il 41enne primo cittadino più amato d’Italia se la vedrà con lo sfidante Massimo Depaoli forte del suo 36,43%.

NORD
A Bergamo ecco il produttore televisivo ed ex consulente renziano Giorgio Gori che tenterà di battere l’uscente Franco Tentorio (centrodestra). Il 45enne ricercatore universitario Gianluca Galimberti a Cremona è dato in vantaggio (45,81%) rispetto all’uscente Oreste Perri (33,33%), ex medaglia d’oro ai Mondiali di canoa e in quota centrodestra. A Padova invece ecco la peculiarità di un ballottaggio tra la Lega e il Pd targato Flavio Zanonato: in campo Ivo Rossi e Massimo Bitonci, capogruppo del Carroccio al Senato. A Biella il forzista Dino Gentile tenterà di far valere il suo vantaggio sul democrat Marco Cavicchioli.

BARI
Il capoluogo pugliese sempre più simbolo del renzismo. Secondo le previsioni per il candidato del Pd, Antonio Decaro, già deputato renziano per un soffio non eletto al primo turno, dovrebbe essere solo una formalità sconfiggere il manager esponente della società civile Mimmo Di Paola, sostenuto da Fi ma con l’intera coalizione di centrodestra in frantumi per via dello scontro tra il partito di Raffaele Fitto e il Ncd, che non dovrebbe portare ad alcun apparentamento in vista del secondo turno. In Puglia dominus è l’ex primo cittadino barese Michele Emiliano, in cerca del via libera già da ora per la corsa alle regionali del prossimo anno.

A SUD
In Puglia si vota anche nel capoluogo dauno, a Foggia, dove Franco Landella sostenuto da 7 liste nel centrodestra gareggerà con Augusto Marasco, anch’egli proveniente dal civismo ma appoggiato dal centrosinistra. Con quest’ultimo e probabile ago della bilancia, il popolare Leonardo Di Gioia, assessore regionale al Bilancio nella giunta Vendola, presente con ben 5 liste. A Potenza ecco lo scontro tra il piddì Luigi Petrone (con il 47,82%) e Dario De Luca, candidato di Fratelli d’Italia col 16,79 per cento. Unico capoluogo siciliano è Caltanissetta con il biologo Giovanni Ruvolo, sostenuto da sinistra e centro, oltre che dal Megafono di Crocetta, se la vedrà con Michele Giarratana sostenuto da due liste civiche.

CENTRO
Primizia in Toscana: l’unica città al ballottaggio sarà Livorno, storica roccaforte rossa che vedrà in campo il Pd Marco Ruggeri contro il pentestellato Filippo Nogarin, uno dei pochi esponenti grillino giunti sino in fondo in queste amministrative. Anche a Modena sarà scontro Pd-M5S, con il renziano Gian Carlo Muzzarelli (che aveva ottenuto sette giorni fa il 49,7%) contro il grillino Marco Bortolotti. Per Modena è il primo ballottaggio della sua storia. Da segnalare che il senatore Carlo Giovanardi con il suo Ncd ha portato a casa il 4 per cento, di fatto estromettendo il centrodestra dal ballottaggio.

A Perugia il democrat Wladimiro Boccali sfiderà il forzista Andrea Romizi con una differenza di venti punti percentuali ottenuti al primo turno.

A Terni il primo cittadino uscente di centrosinistra, Leopoldo Di Girolamo (che ha incassato il 48,47%) se la vedrà con Paolo Crescimbeni (centrodestra), staccato di 27 punti. Per la cronaca a Terni non ci saranno né apparentamenti né comizi finali.

A Pescara l’uscente Luigi Albore Mascia sconterà la frammentazione del centrodestra mentre il piddì Marco Alessandrini potrà contare sul supporto di Sel e tre liste civiche.

Infine Teramo, dove la piddì Manola Di Pasquale ha raggiunto un accordo con tutti i piccoli partiti del centrosinistra ma non con i grillino. Se la vedrà con Maurizio Brucchi che correrà con sei liste in appoggio. Teramo al primo turno è stata coinvolta da un ritardo di venti ore per lo spoglio.



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