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Che cosa pensa il Fondo monetario dell’economia Usa

Recessione

In area Euro tassi in lieve calo in Germania a fronte di andamento opposto per l’area periferica, in modo particolare in Portogallo e Grecia. Il focus sulle tensioni geopolitiche in Iraq può essere di aiuto per comprendere tale andamento. Nel frattempo sul mercato monetario il tasso Eonia si è stabilizzato su livelli sostanzialmente pari a quello del giorno precedente.

QUESTIONE DI BUND

La Germania e l’Olanda nel frattempo sono riuscite nuovamente ad emettere titoli a brevissimo termine (rispettivamente a 6 e a 3 mesi) a tasso negativo. Oggi la BCE condurrà solo l’operazione di rifinanziamento principale, senza effettuare operazioni di sterilizzazione del piano di acquisti SMP.

QUI FRANCOFORTE

Sempre sul fronte BCE, Bloomberg riporta oggi l’indiscrezione di alcuni membri dell’istituto secondo cui sarebbe probabile l’astensione da nuove manovre nei prossimi mesi in concomitanza con il completamento del processo di Asset Quality Review e stress test dei bilanci delle principali banche dell’area il cui esito sarà pubblicato a fine ottobre. La Bundesbank dal canto suo ha segnalato la possibilità di rallentamento della crescita nel secondo trimestre, con successiva ripresa nel terzo. In ogni caso la crescita del secondo semestre è attesa essere inferiore a quella dei primi sei mesi del 2014. O

QUI STATI UNITI

Negli Usa tassi sostanzialmente stabili, in attesa di verificare domani l’esito della riunione Fed che sarà seguita da conferenza stampa della Yellen. Ieri il FMI, in occasione della pubblicazione del report annuale sull’economia Usa, ha rivisto al ribasso le stime di crescita 2014 da 2,8% a 2%, aggiungendo di attendersi il raggiungimento di condizioni di piena occupazione non prima della fine del 2017. La conclusione del FMI è che i tassi di politica monetaria sono attesi rimanere in prossimità dello 0% anche oltre le attese degli operatori al momento fissate intorno alla metà del 2015. Infine il Fmi ha rivisto al ribasso le stime di crescita potenziale portandole al 2%, per tenere conto dell’invecchiamento della popolazione e del rallentamento della crescita della produttività. Sul fronte macro, per la prima volta nel 2014 l’indice che misura la fiducia dei costruttori ha messo a segno a giugno un recupero.

LE INDISCREZIONI DEL FINANCIAL TIMES

Con riferimento al mercato obbligazionario da segnalare le indiscrezioni riportate da FT in merito a discussioni all’interno della Fed sull’ipotesi di introduzione di commissioni di uscita sui fondi obbligazionari, per evitare eventuali tensioni nel caso di fuoriuscita in massa soprattutto dal comparto corporate. Il timore degli esponenti Fed sarebbe quello che il comparto dei fondi obbligazionari si stia trasformando in una sorta di “shadow banking”, soprattutto con riferimento al comparto dei corporate bond.


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