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Così i droni voleranno sul cielo di Baghdad

Invocata e poi attesa, la risposta americana all’avanzata dei jihadisti dell’Isis in Irak sta per arrivare. La strategia messa a punto dal presidente Barack Obama, in ossequio alla nuova linea di politica estera espressa durante il discorso a West Point, non prevede un intervento di truppe di terra, ma si muoverà sul doppio binario di diplomazia e uso di mezzi alternativi, come i droni.

I DRONI SULL’IRAK

Sulla Stampa, un pezzo a firma di Paolo Mastrolilli svela oggi un retroscena che vuole come imminenti una serie di attacchi mirati con velivoli a pilotaggio remoto. “La convinzione generale – si legge – è che i droni Usa stanno già volando da tempo sulle zone occupate dai terroristi e stanno acquisendo i bersagli; potrebbero colpire nel giro di qualche settimana, se la situazione non richiedesse prima per impedire l’avanzata su Baghdad”.
Operazioni “mirate contro la leadership, i centri di comando e controllo, le basi”, che si affiancherebbero a al lavoro delle forze irachene sul terreno, con l’imperativo di “evitare una fusione tra le forze regolari e le milizie sciite”, evitando così di acuire il conflitto rendendola una guerra di religione tra sciiti e l’Isis.
Proprio ieri gli Usa hanno inviato in visita a Baghdad il segretario di Stato americano, John Kerry, che ha assicurato il sostegno di Washington e ha chiesto che si formi un governo di unità nazionale che includa anche i sunniti.
Agire in fretta seppur ormai in ritardo, prosegue La Stampa, diventa essenziale, perché se i miliziani in azione in Irak dovessero tornare a fare gruppo unico con Al Qaeda, il dispiegamento di forze americane a terra potrebbe diventare inevitabile.

LA CENA A CASA NUSCHESE

Queste ipotesi, scrive Mastrolilli, sarebbero emerse urante una cena nella “elegante casa a Washington di Franco Nuschese”, imprenditore italo-americano membro del Consiglio di amministrazione dell’importante think tank Atlantic Council.
L’occasione era la presentazione di un documentario sulle forze militari Usa a cui hanno preso parte personaggi di spicco.
Nuschese, di origini salernitane, presiede il gruppo Georgetown Entertainment ed è il proprietario del Cafè Milano, esclusivo ritrovo della capitale Usa per alcuni dei più importanti personaggi della politica, dell’imprenditoria e della comunicazione.



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