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Il futuro di Forza Italia e del centrodestra secondo Capezzone

Torniamo alla discussione dei contenuti, perché servono le idee e non le dispute intestine o le pseudo primarie in Fi. È lo slogan azzurro sciorinato in occasione della presentazione alla Camera del nuovo libro di Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera intitolato “Per la rivincita”, un software liberale in versione instant book con l’obiettivo di dare la scossa al partito e all’intera coalizione di centrodestra.

CAPEZZONE
Dopo il terremoto delle Europee – scrive Capezzone – lo sfascista Grillo si è autosfasciato, e c’è un uomo solo al comando: Matteo Renzi, depositario di un capitale di speranza che adesso è chiamato a onorare. Ma attenzione: Renzi, pur trionfando, ha raccolto 1 milione di voti in meno rispetto al Veltroni del 2008. Insomma, ha quasi fatto il (suo) pieno. Siamo noi che abbiamo fatto il (nostro) vuoto.

SOFTWARE
“Al nostro partito, così come alla società italiana, servono proposte e nuovi software”, dice, specificando che ciò che conta più di tutto in questo particolare momento è aprire una discussione nel merito delle questioni economiche, così come il libro punta a fare quando propone una cura choc per l’economia italiana, con il binomio meno spesa pubblica uguale meno tasse. Un passaggio che secondo il capogruppo di Fi alla Camera Renato Brunetta (intervenuto con il vicepresidente della Camera Simone Baldelli e il vicecapogruppo al Senato Maurizio Gasparri) si ritrova esattamente nel titolo del pamphlet.

BRUNETTA
“La rivincita – attacca l’ex ministro della Funzione Pubblica – è già iniziata ieri, con il voto sulla responsabilità civile dei magistrati, e continua con la defezione dei 14 senatori piddì”. Questo libro di Capezzone, aggiunge Brunetta, “è una lunga lettera aperta a Forza Italia: dirompente, critica, feroce a cui occorre rispondere”. Punto significativo del volume è la ricostruzione del mancato appoggio di Fi ai referendum radicali del 2000, “un grande errore” secondo Brunetta. In quanto oggi, con un parlamento così composto, con un simile premio di maggioranza “l’arma referendaria è l’unico strumento nelle mani degli elettori e può diventare il vero catalizzatore di questa fase”.

CHE FARE?
Il volume traccia, tra l’altro, un vademecum economico per far ripartire l’economia, come il tfr in busta paga con quattro basi di partenza: la manovra-choc che gli esecutivi degli ultimi anni “non hanno saputo, potuto o voluto fare”, ovvero 40 miliardi di tasse in meno; un dibattito franco, non più rinviabile, relativo al piano b nel rapporto con l’Europa; infine una visione strategica per evitare il rischio di un Britannia 2, “e quindi la definitiva spoliazione e colonizzazione dell’Italia. E i primi obiettivi di un nuovo programma liberale per l’Italia”.

PARTECIPAZIONE
Ecco che al fine di costruire un partito e una coalizione della libertà, “del ceto medio, della proprietà, del risparmio, delle piccole e medie imprese, della riduzione di tasse e spesa pubblica, della scelta individuale e privata” non si può prescindere dal coinvolgimento diretto dei cittadini, anche su candidature e programmi. “Ricominciando dagli elettori, prima che da segmenti di vecchia politica e dalla sommatoria di sigle. Le ragioni e l’impegno di un liberale. E un centro studi 2.0 per elaborare contenuti e costruire il futuro per e con Forza Italia”.

twitter@FDepalo


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