In area euro tassi in calo generalizzato. Tale andamento è stata la conseguenza di due fattori principali: la fase di stabilizzazione del prezzo del Brent intorno ai 114$/B con qualche puntata verso i 113$ nel corso della giornata, sulla scia della percezione di ministri tensioni in Iraq; e l’euro in apprezzamento, soprattutto di dati sul PIL Usa. Questi due fattori hanno verosimilmente contribuito ad alimentare attese di perduranza della fase di bassa inflazione mentre il rafforzamento dell’euro ha verosimilmente rassicurato/rafforzato la domanda dall’estero di bond, particolarmente sensibile alla dinamica valutaria.
TACCUINO EUROPEO
Il mercato monetario dal canto suo continua la fase di stabilizzazione dopo i forti cali post BCE, con il tasso Eonia in lieve rialzo a 0,04%. Inizia oggi la riunione di due giorni del consiglio europeo chiamato a decidere le candidature che verranno proposte al parlamento europeo con focus sul nome del prossimo presidente della Commissione europea, nomina per la qual al momento appare favorito Juncker. Tra gli altri temi in discussione: 1) la fissazione di eventuali ulteriori sanzioni alla Russia, ipotesi che però negli ultimi giorni appare meno forte dopo le aperture arrivate da Mosca sul tema Ucraina; 2) l’utilizzo dei margini di flessibilità contenuti nel patto di stabilità e crescita, come richiesto da Italia e Francia, verso il quale la Merkel ha evidenziato un atteggiamento di apertura a fronte invece di maggiore intransigenza sia del ministro delle finanze tedesco sia del presidente della Bundesbank.
QUI USA
Negli Usa tassi a lungo termine in calo in modo particolare dopo la forte revisione al ribasso del pIl del primo trimestre, la cui crescita annualizzata è stata portata a -2,9% da -1%, a causa principalmente di una forte revisione al ribasso dei consumi. Gli ultimi dati del secondo trimestre (incluso l’indice PMI servizi di giugno) stanno però segnalando un recupero. Su questo punto saranno importanti oggi le indicazioni sulla spesa per consumi di maggio.
TACCUINO VALUTARIO
Seduta di ieri in cui sono prevalse le vendite sul dollaro Usa penalizzato dalla forte revisione peggiorativa del PIL del primo trimestre e dal calo inatteso degli ordinativi industriali. Il biglietto verde ha perso così terreno vs tutte le principali valute anche se i movimenti sono risultati piuttosto contenuti. Il cambio euro/dollaro ha consolidato il proprio posizionamento sopra area 1,36 senza però riuscire a superare il primo livello di resistenza posizionato in area 1,3670.