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Parlamento europeo, a che punto è il gioco delle poltrone

Schulz, Schröder, spd

Il Presidente del Consiglio europeo presiede e coordina i lavori del Consiglio europeo (composto dai capi di Stato o di Governo), sicuramente si tratta di un incarico di prestigio, ma privo di poteri concreti. Ieri è stata lanciata la candidatura di Enrico Letta per questa carica, ma che significa? Ci stanno dando un contentino? Le trattative per la distribuzione delle “poltrone europee” disponibili vanno avanti ormai da 3 settimane, e lo scenario che si sta delineando nell’Europarlamento, vede come principali protagonisti i popolari (PPE) , i socialisti (S&D) e i liberali (ALDE).

IL PRESIDENTE AL PPE

I vincitori delle elezioni europee, e cioè i popolari, stanno cercando di far “digerire” agli altri Leaders (e probabilmente anche alla Merkel) la candidatura di Junker come Presidente della Commissione europea. Ancora non c’è accordo, ma sia che si tratti di Junker, sia che si tratti di un altro/a, una cosa è certa: il Presidente della Commissione spetta al PPE.

COSA OTTERRANO SCHULZ E VERHOFSTADT

Ma cosa otterranno in cambio Schulz e Verhofstadt (che erano i candidati alla Presidenza della Commissione dei socialisti e dei liberali)? I bene informati dicono che il tedesco Schulz, (al quale la Merkel non vuole dare il posto di commissario) potrebbe ricoprire nuovamente la carica di Presidente del Gruppo S&D o addirittura essere riconfermato Presidente  dell’Europarlamento. Verhofstadt invece, visto che la carica di Presidente del Parlamento europeo dura 2 anni e mezzo, potrebbe fare la staffetta con Schulz e ricoprire l’incarico nella seconda parte della legislatura.

COSA OTTERREBBE IL PD

Se lo scenario che si prospetta è questo, il PD – che costituisce la delegazione principale all’interno del Gruppo S&D – non otterrebbe nessun incarico di livello in Parlamento europeo. In base alle dichiarazioni di ieri, “l’Europa” ci ha offerto questa “prestigiosa poltrona” di Presidente del Consiglio europeo, ma sarebbe un modo per accontentarci e distrarci da altre spartizioni più importanti?. Il Premier Renzi, visti i numeri del PD nell’Europarlamento, è nelle condizioni di pretendere una poltrona in Parlamento europeo, un portafoglio di peso alla Commissione europea (per esempio l’Economia o la Politica Estera) e portati a casa questi risultati, ben venga anche la poltrona di Presidente del Consiglio europeo. Ma riuscirà ad ottenere tutto questo o si accontenterà di quello che gli danno, perché troppo impegnato a fare promesse di cambiamento in giro per l’Italia?

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