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Perché Alfano su Yara ha toppato

Pensavamo che il tavolino spiritico, in auge durante il sequestro di Aldo Moro, fosse l’ultima stramberia usata per compiere delle indagini delicate e difficili. Nel caso della piccola Yara Gambirasio, grazie alla tecnologia avvenieristica del dna abbiamo sentito, invece, intonare persino l’Inno di Garibaldi: ‘’Si scopron le tombe, si levano i morti’’.

Sono stati riesumati i cadaveri per mettere nei guai le amanti di un tempo nei confronti degli ignari mariti e per accusare di omicidio i figli a loro insaputa adulterini (così si chiamavano una volta, prima che il nuovo diritto di famiglia facesse strame appunto… della famiglia). Sembra di veder rappresentata una tragedia di Euripide. La trama era tanto complicata che ad un certo punto appariva sulla scena il c.d. demiurgo, un accorgimento scenico consistente in una divinità che aveva il compito di sciogliere gli enigmi rivelando degli inaspettati legami di parentela tra i protagonisti e da loro ignorati. Attendiamo con fiducia lo sviluppo della vicenda sperando che si faccia giustizia; ma ci pare doveroso raccomandare: ‘’Adelante Pedro, con juicio’’.

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Ma perché il ministro Angelino Alfano si è precipitato a dichiarare che era stato individuato l’assassino di Yara, dimenticandosi di scrivere, qua e là nel comunicato, l’aggettivo ‘’presunto’’ e senza usare, ogni tanto, qualche verbo al condizionale? Eppure essendo stato ministro della Giustizia e, soprattutto, avendo collaborato per anni con Silvio Berlusconi Alfano conosce certamente a memoria – per averla recitata tante volte – la giaculatoria sulla presunzione di innocenza fino ad una sentenza di condanna passata in giudicato. E sa pure che vale per tutti i cittadini.

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Quella di riconoscere le unioni civili con annessi diritti, anche previdenziali, alle sole coppie gay è un’idea balzana. Per non dire cretina. In Italia ci sono 750 mila coppie di fatto (generalmente eterosessuali) che sarebbero costrette, per godere di analoghe prerogative, o a contrarre matrimonio oppure a cambiare attitudini sessuali. Ma come verrebbe accertato, poi, il requisito essenziale dell’omosessualità? Basterebbe l’autocertificazione degli interessati o sarebbe richiesta una visita medica come avviene nel caso del conferimento di altre prestazioni sociali? E la Guardia di Finanza piazzerà delle telecamere nascoste sopra i letti matrimoniali ‘’sospetti’’ allo scopo di contrastare le truffe all’Inps?

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