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Perché tassi e petrolio vanno a braccetto

In area euro tassi in calo in area periferica, a fronte di sostanziale invarianza nel caso tedesco. La correlazione con l’andamento del greggio continua a rimanere piuttosto elevata.

QUI FRANCOFORTE

Ieri il membro austriaco della BCE Nowotny ha sottolineato come i rischi deflattivi in Europa siano vicini, sebbene la deflazione al momento non sia ancora presente. Dal fronte macro, la componente aspettative dell’indice Ifo di giugno è risultata in calo per il secondo mese consecutivo, posizionandosi al minimo dallo scorso novembre, segnalando il possibile rallentamento dell’economia tedesca.

QUI PARIGI

Il rallentamento risulta comunque più marcato in Francia, come confermato ieri dalle stime di crescita del Pil 2014 pubblicate dall’istituto di statistica, posizionate allo 0,7% a fronte dell’1% previsto dal governo. Revisione migliorativa questa mattina per il dato finale del PIL olandese del primo trimestre (da-1,4% t/T a -0,6%).

DOSSIER EMISSIONI

Sul fronte emissioni attese oggi quelle italiane (fino a 2 Mld€ di CTZ e fino ad 1 Mld€ di titoli legati all’inflazione). Il MEF ha inoltre annunciato che il prossimo venerdì saranno emessi fino a 8Mld€ di titoli, tra i quali rientra anche il nuovo Btp a 5 anni.

QUI STATI UNITI

Negli Usa tassi in calo sulla scia anche delle rinnovate tensioni in Iraq ed in Ucraina, dove i ribelli filorussi hanno abbattuto un elicottero governativo in violazione del cessate il fuoco. Sul fronte macro, sono arrivate indicazioni favorevoli sia dal lato immobiliare (le vendite di nuove case hanno segnato a maggio il massimo da 6 anni) sia dalla fiducia dei consumatori di giugno, al massimo dal 2008. Dal fronte FED, Dudley, membro votante del board, ha dichiarato che le attuali aspettative di mercato di un possibile primo rialzo dei tassi intorno alla metà del 2015 potrebbero rivelarsi non corrette, pur risultando al momento ragionevoli.

TACCUINO MATERIE PRIME

Torna a salire l’indice generale delle materie prime (+0,2%) grazie al rialzo del comparto energia e dei metalli preziosi (entrambi +0,3%). Il petrolio ha chiuso intorno alla parità anche se il greggio WTI ha aperto in positivo questa notte dopo che il Dipartimento del Commercio Americano ha autorizzato, per la prima volta in oltre 40 anni, due compagnie petrolifere di piccole dimensioni ad esportare petrolio ultraleggero. Le esportazioni dovrebbero iniziare già ad agosto e secondo alcune stime gli Usa potrebbero arrivare ad esportare 700.000 b/g.



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