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Ecco che cosa studia Boeing per il Farnborough Airshow

Seattle – Farà il suo debutto internazionale all’Airshow di Farnborough, in programma dal 14 al 20 luglio prossimi, equipaggiato di tutti i suoi sistemi, il Maritime Surveillance Aircraft (MSA), il nuovo velivolo “low cost” per la sorveglianza marittima di Boeing Defence, Space & Security (BDS), che sarà basato – una volta pienamente sviluppato – sul business jet commerciale Challenger 605, prodotto dal costruttore canadese Bombardier. La divisione di The Boeing Company ha infatti annunciato di aver completato l’installazione sul prototipo dell’aereo, un Challenger 604, dei sistemi di missione e dei sensori. “Su questa piattaforma il dipartimento della Difesa Usa ha investito molto”, ha dichiarato Bob Schoeffling, senior manager business development del programma MSA. “L’integrazione dei sistemi è andata molto bene e, prima e dopo l’Airshow, ci saranno ulteriori collaudi, sia a terra che in volo, in collaborazione con le autorità di certificazione civili, preliminari alla dimostrazione delle sue capacità a potenziali clienti”.

PIU’ PRODOTTI PER PIU’ ESIGENZE

Con MSA, che ha volato per la prima volta a febbraio scorso, Boeing punta a quei Paesi che necessitano di un velivolo per la sorveglianza e il pattugliamento marittimo più piccolo e meno costoso del P-8 “Poseidon”, basato invece sull’aereo commerciale B737, di cui incorpora molte tecnologie, e che non necessitano di tutte le capacità del Poseidon. “Il P-8 – ha spiegato Bob Schoeffling – è la soluzione ideale per chi vuole il meglio del meglio, ma non tutti necessitano dei medesimi sistemi di missione”. “Il velivolo – ha aggiunto il responsabile – si caratterizza per unire le prestazioni di un business jet alle capacità multimissione del P-8, che garantiscono la possibilità di ottimizzare la consapevolezza della situazione in cui si opera a costi competitivi”. “Per questo particolare tipo di missione, è il jet l’aereo del futuro (non il turboelica, ndr). Soprattutto in termini di velocità”. Il velivolo, si apprende, è stato proposto anche all’India, già cliente del P-8.

OLTRE IL PATTUGLIAMENTO MARITTIMO

“MSA – ha detto ancora il responsabile del programma – è stato concepito principalmente per missioni di sorveglianza, ma potrà essere utilizzato anche per altri impieghi, come missioni di ricerca e soccorso, per le quali è ben equipaggiato; trasporto executive ed anche in operazioni antipirateria”. L’aereo è dotato di 3 postazioni a bordo, destinate agli operatori, che possono essere portate ad un massimo di 5, a seconda delle esigenze del cliente. “Il design della piattaforma è unico e tutte le informazioni sono condivise dall’equipaggio simultaneamente”. Per MSA, “decisamente ben posizionato nella sua categoria”, fanno sapere a Seattle, Boeing stima un mercato potenziale di oltre 150 aerei, per un giro d’affari di circa 10 miliardi di dollari. “Abbiamo discussioni aperte con diversi potenziali clienti, specie in Asia Pacifico, Medio Oriente, Africa e Americhe”. A competere con il velivolo, “per costi, ma non per prestazioni”, dice Schoeffling, il C295 di Airbus, l’ATR72 (Alenia Aermacchi-Airbus Group) e il Falcon della Dassault.

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