Le finestre del ministero del Lavoro sono chiuse, a difendere dall’afa dell’estate romana. Oltre i vetri è un brulicare di dita sulle tastiere dei pc, scambi di email, ricerche, ultime analisi. 700 proposte arrivate via email che entro il 27 giugno dovranno confluire in un unico disegno di legge delega da presentare in Consiglio dei ministri. È la riforma del Terzo settore che prende forma.
La consultazione online è stata lanciata dal premier Matteo Renzi il 13 maggio e si è conclusa venerdì scorso. I commenti degli Istituti di ricerca dell’impresa sociale (Iris Network) hanno evidenziato (via Twitter) come ci si dovesse attendere almeno il superamento della soglia delle 1.000 proposte. Ma l’iniziativa sembra aver centrato le aspettative del ministero. Una settimana fa all’indirizzo terzosettorelavoltabuona@lavoro.gov.it si contavano 600 email inviate da operatori del Terzo settore, stakeholder e cittadini. «Sono giorni concitati. Ne arriverà un altro centinaio», facevano sapere dagli uffici di via Vittorio Veneto aggiungendo che «i “big” inviano le proposte negli ultimi giorni». Così è stato. Oltre 700 email in un mese, che prima di tutto verranno sintetizzate in una relazione da consegnare al sottosegretario alle Politiche Sociali Luigi Bobba. Poi, di nuovo al lavoro per elaborare il testo del disegno di legge delega.
In questo mese, gli uffici tecnici del Ministero hanno lavorato sotto il coordinamento dell’ufficio legislativo che gestiva la casella email. Per i temi e le soluzioni proposte, Bobba rimanda a quanto trattato nel forum sulle linee Guida per la Riforma del Terzo settore che si è svolto mercoledì 11 a Roma: «Lì, grosso modo, c’è tutto quello che c’è da dire per ora», chiude il sottosegretario. Dalla libertà di associazione al riordino e la semplificazione della disciplina tributaria e fiscale nazionale, alle agevolazioni e semplificazioni nell’accesso al credito, finanza e trasparenza. A questo si aggiunge una revisione delle norme sull’impresa sociale, di cui Bobba aveva già parlato in un’intervista a ETicaNews di inizio febbraio.
I “giorni concitati” in via Veneto non sono finiti. A partire da oggi il Ministero ha meno di due settimane per scrivere il testo di legge delega da presentare al Consiglio dei ministri di fine giugno. Scadenze da rispettare per dimostrare che questa è davvero la volta buona per cambiare gli ingranaggi del Terzo settore.