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Come balla D’Alema nella danza delle nomine europee

I leader europei hanno rimandato tutte le decisioni al 30 agosto (data del prossimo vertice europeo), il Parlamento chiuderà i suoi lavori per la pausa estiva domani, quindi la sensazione che si avverte a Bruxelles è quella di uno stallo.

Per il momento due le caselle “riempite” in Europa: il lussemburghese Jean-Claude Juncker presidente della Commissione europea e il tedesco Martin Schulz presidente del Parlamento europeo per il resto appare tutto fermo.

Ma è davvero tutto fermo? A quanto pare no, visto che Massimo D’Alema questa mattina ha incontrato a Bruxelles il neo-eletto Presidente della Commissione europea Juncker per parlare “delle prospettive delle Istituzioni europee”. L’ex ministro degli Esteri ha incontrato Juncker nella qualità di presidente della Federazione dei partiti socialisti europei – ha tenuto a far sapere l’ex premier – e che dell’appuntamento “era stato informato il presidente del Consiglio Matteo Renzi”

I bene informati dicono che D’Alema in questo periodo stia “frequentando” molto gli ambienti europei, ma oltre ad interessarsi alle prospettive UE non sarà per caso interessato al posto di Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza?

Il dato di oggi è che mentre il premier Matteo Renzi cerca di fare approvare in Italia le “sue riforme”, in Europa continuano i movimenti nel “sotto bosco”. Renzi per quella “poltrona” aveva avanzato la candidatura del Ministro Federica Mogherini ma, giorno dopo giorno, c’è sempre il giornale straniero di turno che riporta ” giudizi europei” contrari alla Mogherini.

Infatti “The Economist” di tre giorni fa sentenziava “The Eu should choose someone astringent and weighty. Ms Mogherini’s compatriot and predecessor, Emma Bonino, would be a good choice”. In sostanza giudicando come migliore scelta rispetto alla Mogherini la compatriota Bonino; cosi come uno dei principali giornali tedeschi il “Der Spiegel” scriveva che la Mogherini non convinceva la Merkel; a questi si aggiungono i giornali francesi che da giorni continuano a parlare della candidatura della Francese Elisabeth Giugou al posto della Mogherini.

Quella che doveva essere, secondo Renzi, la candidatura vincente dell’Italia si è trasformata in una candidatura contrastata, più o meno apertamente, da vari Paesi e leader di peso quali la Merkel. Infatti la lista dei candidati/e alla “poltrona” di Alto Rappresentante aumenta ogni giorno, oltre alla Mogherini si è sentito parlare della bulgara Kristalina Georgieva, c’è chi ha tirato fuori il nome del polacco Radek Sikorski, chi ha fatto il nome dello svedese Carl Bildt e in questi ultimi giorni sta circolando anche il nome della francese Elisabeth Giugou.

A questo punto abbiamo l’impressione che Renzi, oltre alle candidature provenienti da altri Paesi europei, dovrà gestire anche i movimenti di Massimo D’Alema. Sempre i bene informati dicono che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia “spiegato” al Premier Renzi che una eventuale bocciatura in Europa della Mogherini non sarebbe una “bella figura” in pieno semestre di presidenza italiana e quindi gli ha suggerito di preparare un eventuale piano B, ha scritto oggi il quotidiano La Stampa.

Ma che farà Renzi? Continuerà a sostenere la candidatura della Mogherini fino in fondo, o cercherà un’altra strada perseguibile, per esempio D’Alema? Resta sullo sfondo l’eventualità che gli altri leader europei preferirebbero nominare Enrico Letta Presidente del Consiglio europeo.

Certo, qualora Letta diventasse presidente del Consiglio europeo, l’Italia dovrebbe rinunciare alla poltrona di Alto Rappresentante e accontentarsi di un “piccolo portafoglio” all’interno della Commissione europea.


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