Tregua temporanea per un cessate il fuoco immediato e senza condizioni. E’ la decisione unanime adottata nella notte dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu su Gaza. Dopo il fallimento dei tentativi andati in scena la scorsa settimana di fermare le contrapposizioni tra Hamas e Israele, prende forma quello che il New York Times ha definito il “piano B” del segretario di Stato americano John Kerry: una serie di tregue temporanee che possano essere l’anticamera di negoziati per una soluzione a lungo termine.
LA SMENTITA
“Obama sa chi è l’aggressore e chi si difende”, ha detto il presidente americano per sedare le preoccupazioni di Tel Aviv dopo la proposta del segretario di Stato considerata troppo filo-Hamas. Israele ha ribadito di considerare quella di Kerry una strada non percorribile in quanto “non tiene conto della sicurezza di Israele”. Secondo Israele ha una grossa pecca: esclude dal tavolo negoziale due soggetti significativi come Egitto e Abu Mazen, mentre ammette Turchia e Qatar considerati vicini ad Hamas.
L’ONU
Quindici Paesi membri, riunitisi d’urgenza a New York, esortano Israele ed Hamas a far “applicare pienamente” la tregua per tutta la durata della festa musulmana dell’Eid al Fitr (la fine del Ramadan). Il Consiglio chiede inoltre il “pieno rispetto del diritto umanitario internazionale, in particolare per quanto riguarda la protezione dei civili”, nonché sforzi per “la messa in pratica di un cessate il fuoco duraturo e pienamente rispettato, basato sulla proposta egiziana” di mediazione.
QUI ISRAELE
Parlando alla Cnn Netanyahu ha osservato che Israele ha accettato 5 cessate il fuoco, mentre la fazione islamica avrebbe violato la sua stessa dichiarazione di tregua. “Noi non abbiamo ripreso i combattimenti, sono stati loro a farlo. Noi prenderemo qualsiasi misura per proteggere il nostro popolo”. E ha attaccato Hamas accusandola di ingannare il suo. “Noi diciamo ai palestinesi di andarsene, Hamas dice loro di rimanere. Perché? Hamas è responsabile di questi morti”.
IL PIANO KERRY
Il piano di Kerry sarebbe troppo filo-Hamas: il quadro proposto per il cessate il fuoco umanitario a Gaza è stato presentato venerdì sera ma è stato respinto. Un giudizio condiviso anche dalla ‘colomba’ Tizpi Livni che ha definito “del tutto inaccettabile” la proposta di Kerry che “rafforza gli estremismi nella regione”.
IL PRESIDENTE OBAMA
Il presidente americano ha telefonato a Netanyahu e, smentendo Kerry, si è pronunciato favorevolmente al piano egiziano di pace. Ma ha osservato che una soluzione a lungo termine al conflitto necessita del disarmo dei gruppi terroristici e la smilitarizzazione di Gaza. Come riportato dal Washington Post Obama ha messo l’accento sul fatto che Israele abbia diritto all’autodifesa, anche se le tensioni tra Usa e Israele sembrano rimanere alte.
I BAMBINI DI GAZA
Giuliano Ferrara sul Foglio punta l’indice contro la “repellente appropriazione ideologica dei bambini di Gaza”. E scrive che la civiltà progressista occidentale promuove una sua crociata Unicef a favore dei bambini di Gaza, “e figuriamoci se non sia lodevole la buona intenzione umanitaria, lo dico sul serio, ma ho delle domande”.
TONY BLAIR
Il Daily Mail all’attacco di Tony Blair, inviato per la pace in MO, che ha organizzato una sontuosa festa di compleanno per sua moglie proprio quando il bilancio delle vittime nel conflitto di Gaza superava le mille unità. Blair ha trascorso la maggior parte della scorsa settimana nel Regno Unito per organizzare una festa costata circa 50mila sterline.
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