In area euro tassi stabili in Germania a fronte di un calo in area periferica, in modo più pronunciato in Portogallo.
IL SENTIMENT
Il clima di maggiore ottimismo sulle prospettive economiche globali alimentato dai buoni dati sui PMI cinesi e UK ed in parte anche Usa, ha contribuito a far propendere per un inizio di semestre all’insegna di un aumento dell’appetito per il rischio. In area Euro le indicazioni degli indici PMI di giugno hanno invece segnalato una fase di rallentamento con poche eccezioni positive come il caso spagnolo. Tale indicazione, insieme alla perdurante fase di bassa inflazione, conforta gli operatori sulla prosecuzione del supporto della BCE, fattore quest’ultimo di incremento della propensione al rischio.
TACCUINO AMERICANO
Negli Usa tasso decennale in rialzo, in un contesto di maggiore ottimismo in vista dei dati sul mercato della lavoro di domani. L’indice ISM manifatturiero di giugno ha di fatto confermato il recupero messo a segno negli scorsi mesi, senza segnalare un progresso ulteriore anche nella componente occupazionale. Occorre però considerare che il vero propulsore del mercato del lavoro Usa è rappresentato dal comparto servizi.
I DATI OTTIMISTICI
L’ottimismo è stato alimentato ieri anche dai buoni dati sulle vendite domestiche di auto di giugno: il dato annualizzato ha raggiunto il massimo dal 2008. Nei primi sei mesi del 2014 le vendite di auto hanno superato gli 8 milioni di veicoli negli Usa, in rialzo del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2013. Oggi la rilevazione fornita dall’istituto ADP fornirà indicazioni aggiuntive sul mercato del lavoro prima del citato dato di domani.
DOSSIER VALUTARIO
Giornata di ieri che ha visto consolidare la fase di deprezzamento del dollaro registrata nelle ultime sedute. Il cambio euro/dollaro non è riuscito a superare la forte resistenza in area 1,37 e durante la notte ha leggermente ritracciato portandosi in prossimità di quota ,13670. Il primo ministro francese, Valls, alla vigilia della riunione BCE ha dichiarato che l’Istituto dovrebbe focalizzarsi sull’eccessiva forza dell’euro visto l’impatto che ha sulla crescita dell’Eurozona. La protagonista di ieri è stata sicuramente la sterlina con il cross verso dollaro che ha aggiornato nuovi massimi dall’ottobre del 2008. A favorire gli acquisti sulla valuta britannica è stata la lettura positiva dell’indice PMI manifatturiero (ai massimi da 6 mesi) che aumenta la probabilità di un rialzo dei tassi da parte delle BoE nella parte finale dell’anno.