Del Tisa, Trade in Service Agreement, si sa che è stato negoziato dal settembre 2013 a porte chiuse a Ginevra dai seguenti stati: Australia, Canada, Cile, Taiwan, Colombia, Costa Rica, Unione europea, Hong Kong, Islanda, Israele, Giappone, Liechtenstein, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan, Panama, Paraguay, Peru, Corea, Svizzera, Turchia, e Usa. Non riuscendo ad inserire il settore dei servizi nel Ttip, il Tisa risolve il problema, allargandone lo scopo a tutte le attività di servizio, inclusi i servizi pubblici. Il settore dei servizi significa il 70% del Pil dei paesi industrializzati e l’ultima volta che fu trattato a livello multilaterale era il 1995 in ambito Gatts e poi Omc. Il 19 giugno scorso, Wikileaks ha rivelato uno dei protocolli del Tisa. Sulle conseguenze e la pericolosità sociale del Tisa si rimanda ad un ottimo dossier pubblicato dal quotidiano francese L’Humanité. Secondo il quotidiano svizzero Bilan, già nell’aprile 2014 il testo finale del Tisa era “sufficientemente maturo” per essere approvato e sottoposto alla firma dei governi. I dirigenti dell’Ue tacciono così come i governi degli stati dell’Unione. Nessuna informazione pubblica.
Con estrema sorpresa si scopre che l’Assemblea francese (il Parlamento) ha votato a favore di questo TISA senza neppure sapere che cosa fosse. Il settimanale francese Marianne riferisce nel dettaglio anche di quanti eurodeputati francesi abbiano votato a favore senza conoscere il significato di TISA.
Qualcuno può chiedere delucidazioni al governo Renzi?