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Che succede all’inflazione, o meglio alla deflazione…

mercati

In area Euro tassi in lieve rialzo in area periferica a fronte di calo marginale di quelli tedeschi. Il ritorno del focus su tematiche geopolitiche rappresenta la ragione principale di tale andamento. In Ucraina il presidente Poroshenko ha dichiarato la fine del cessate il fuoco con i ribelli filorussi. Contemporaneamente in Iraq arrivano indicazioni di possibile convocazione di un referendum indipendentista da parte dei curdi. Infine Israele ha lanciato una massiccia offensiva su Gaza dopo l’uccisione di tre giovani israeliani rapiti in precedenza. In questo contesto i titoli periferici sono apparsi piuttosto indifferenti alle anticipazioni sull’inflazione dell’area di giugno, ferma allo 0,5% sebbene con la componente core in rialzo.

INFLAZIONE SULL’ALTALENA

I dati dei singoli paesi hanno evidenziato un recupero dell’inflazione tedesca (tornata all’1%) a fronte di andamento opposto per l’Italia dove la dinamica dei prezzi è arrivata allo 0,2%, minimo dall’agosto 2009, a causa principalmente della continuazione del calo tendenziale della componente alimentare. In rialzo più marcato i tassi portoghesi, a causa dell’accentuarsi del focus sulle turbolenze sul titolo Banco Espirito Santo.

QUI STATI UNITI

Negli Usa tasso decennale stabile poco sopra il 2,50%. Dal fronte macro forte incremento a maggio dei contratti preliminari di vendita (maggior rialzo su base mensile dall’aprile 2010), ulteriore indicazione più favorevole dal fronte immobiliare che si aggiunge alle negoziazioni di nuove case e di case esistenti.

TACCUINO VALUTARIO

Inizio di settimana ancora all’insegna di vendite sul dollaro Usa. Il cambio euro/dollaro ha superato la resistenza in prossimità di 1,3650 per poi arrestare la corsa in area 1,37. In vista della riunione della BCE il superamento di tale livello risulta al momento poco probabile a meno di risultati molto deludenti dai prossimi dati macro in pubblicazione negli Usa. Un andamento simile alla valuta unica è stato registrato dalla sterlina che è rimasta stabile vs euro a quota 0,80, mentre il cross vs dollaro ha raggiunto nuovi massimi dal 2008 sopra quota 1,71. Yen piuttosto stabile vs dollaro nella seduta di ieri mentre il cambio vs euro si è allontanato dal supporto in area 138 grazie al rialzo dell’euro/dollaro.


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