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Ecco perché i tassi sono in picchiata

In area Euro tassi in forte calo in modo particolare in area periferica, al punto da far segnare nuovi minimi storici sul comparto decennale di quasi tutti i paesi, in particolare Germania,Francia, Italia e Spagna. L’attenzione degli operatori è di fatto già sui dati preliminari sull’inflazione in pubblicazione tra domani e giovedì.

IL VENTO FAVOREVOLE

L’attesa della permanenza dell’inflazione dell’area allo 0,5% per il terzo mese consecutivo sta supportando notevolmente il trend calante dei tassi. Il movimento sta interessando in modo più marcato il comparto a 30 anni in Germania. Il tasso a 30 anni tedesco si sta avvicinando al 2%, con lo spread 10-30 in marcata riduzione. Lo stesso spread registra invece un andamento opposto in area periferica, in particolare in Spagna e Italia. A contribuire al clima favorevole per il mondo obbligazionario anche l’attesa di un rallentamento più marcato a partire dalla prima economia dell’area, in vista anche di nuove sanzioni alla Russia.

ALTRE SANZIONI IN ARRIVO CONTRO LA RUSSIA

Su questo tema ieri vi è stata una riunione tra i leader delle principali 4 economie della Ue che, dopo una conference call con il presidente Obama, hanno confermato l’intenzione in questa direzione, con ulteriori sanzioni che comprenderebbero anche il divieto di esportazioni di armi e di tecnologia legata al settore energetico. L’attesa di un possibile rallentamento economico risulta al momento evidente anche dalla continuazione della riduzione del differenziale di tasso 2-10 tedesco, arrivo ad un nuovo minimo dal 2008. Negli Usa tasso decennale sostanzialmente stabile in una giornata in cui è arrivato l’ennesimo dato contraddittorio sul mercato immobiliare. Le vendite preliminari di case son infatti calate a sorpresa nel mese di giugno. Il comparto immobiliare continua pertanto ad evidenziare luci ed ombre con i relativi dati macro tendenti ad evidenziare una volatilità ben maggiore di quella visibile in queste settimane sui mercati finanziari.


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