Mentre il costo dell’energia sale per famiglie ed imprese, ampi giacimenti di petrolio a disposizione della Penisola rimangono non sfruttati. A impedirlo sono spesso i veti incrociati di amministratori locali e rappresentanti nazionali, preoccupati dalla perdita di consenso che potrebbe derivare da spinte ambientaliste provenienti dai territori.
Problematiche a cui il governo Renzi vorrebbe porre rimedio con un provvedimento sulle attività di estrazione a mare attualmente in discussione ed approvazione presso i due rami del Parlamento.
Permangono i malumori e gli allarmi di alcune forze politiche presenti nell’emiciclo, che sono però messi in discussione da un report, redatto da addetti ai lavori, che circola in Parlamento. Nel testo vengono smontate punto per punto, dati alla mano, alcune delle critiche affermazioni più ricorrenti nelle proposte di legge “antagonistiche” e “veteroambientaliste” in Parlamento e relative al settore oil&gas, con particolare attenzione all’off-shore.
Ad esempio: è vero che nell’area del medio-alto Adriatico sono attualmente operative circa 50 piattaforme e circa 940 pozzi per l’estrazione del gas, prevalentemente di fronte alle coste venete ed emiliane, e diverse piattaforme di estrazione del petrolio nell’area di fronte alle coste marchigiane ed abruzzesi?
Secondo il report, assolutamente no. In tutta Italia (si apprende da dati aggiornati al 2012 pubblicati nel febbraio 2013 su “Il Mare”, supplemento al Bollettino Ufficiale Degli Idrocarburi del Mise) “sono presenti in totale circa 1000 pozzi produttivi (per il 60% ubicati su terraferma)”.
Di questi, “769 pozzi producono gas, mentre i restanti 207 sono mineralizzati ad olio”.
Nell’offshore, invece, “334 pozzi sono mineralizzati a gas, solo 61 di quelli ad olio”.
In altre parole, sottolinea il dossier, più dell’80% dei pozzi attualmente in produzione, presenti nei mari italiani, sono pozzi per l’estrazione del gas.
Del totale delle piattaforme produttive offshore, conclude il documento, “l’87% afferisce a pozzi a gas – 114 piattaforme sul totale di 130”, comprensivo sia delle piattaforme, che delle unità mobili di produzione e/o stoccaggio-Fso/Fpso.