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La repubblica dei ciarlatani

La volgarità e la rozzezza sono ormai un dato endemico del clima politico nel nostro Paese, non più classificabili. Se si irride alla demolizione della Camera Alta del nostro Parlamento con ignoranza, levità, con vergognosa sufficienza, come se fosse l’ultima bancarella del mercato ittico, con tantissimo rispetto per gli addetti a questo tipo di commercio, senza che nessuno reagisca, vuol dire che il Senato è da considerare una inutile sinecura dai soloni guitteschi dell’era renverdi.
Il Senato sbaracca è l’ignobile titolo della prima pagina di qualche giorno addietro de Il Giornale della famiglia Berlusconi. E’ la conferma di quanto il clan berlusconiano abbia in disprezzo le istituzioni e le libertà democratiche. Infatti, non perde occasione, per mano di suoi asserviti, di far sentire gride scomposte ad ogni iniziativa giudiziaria contro i suoi esponenti. I rigurgiti antidemocratici espressi senza perifrasi ormai sono la consuetudine, per cui mai più il club di Berlusconi, chiamarlo partito sarebbe offesa ai partiti storici, potrà essere un riferimento democratico per l’avvenire.
In Italia, nonostante l’elastico pensiero dell’attuale Capo dello Stato, si è discusso sempre di riformare il bicameralismo perfetto, mai di altro. Invece,  Renzi & C. stanno imbrogliando, proprio come quelli che sostano con il banchetto fuori le stazioni ferroviarie a ripetere il gioco delle “tre carte”, aspettando bontemponi  ignari da fregare.  Il testo  licenziato dalla Commissione al Senato è una accozzaglia di incongruenze, funzionale a creare un potere assoluto, rigidamente controllato e antidemocratico. Riformare il bicameralismo perfetto ha sempre significato invece rivedere le competenze, i poteri sia della Camera che del Senato. Compito delicato da affidare ad un Parlamento  pienamente legittimo e non di nominati, come quello attuale. Con accanimento terapeutico, tra logorroici interventi e commedie degli inganni, stanno facendo scomparire il Senato, riducendolo a mero orpello, nel silenzio più assurdo di intellettuali, partiti, sindacati, associazioni di diversa specificazione, e con la ignobile connivenza dei mezzi di informazione, tanto da consentire al giornale di Berlusconi di scrivere: Il Senato sbaracca. Vergogna immane! A questo punto, c’è poco da stare allegri, bisogna rendersi conto che Renzi, Berlusconi e Grillo, i tre ciarlatani, con la benedizione del Quirinale, stanno uccidendo il sistema democratico parlamentare, nato con la Costituzione del gennaio 1948. Chi ha a cuore le sorti della nostra democrazia repubblicana non può far finta di niente, ha un’arma che può utilizzare, l’unica: il referendum abrogativo. Bisogna subito partire con la raccolta delle firme per il referendum, per rivedere poteri e competenze delle due Camere e per ridurre il numero dei parlamentari al Senato e alla Camera. Questa è l’ora dei democratici! Chiunque vorrà assumere iniziative di contrasto a questa ignobile riforma del Senato avrà il giusto sostegno. Il gioco al massacro degli inermi va fermato ad ogni costo, anche rimettendoci di persona. Il Capo dello Stato non può tacere o dire che il Parlamento è sovrano mentre nella sostanza è illegittimo, e non può un Parlamento di nominati stravolgere la Costituzione. E’ il più grande scandalo della Repubblica, con la spudorata consapevolezza delle alte cariche dello Stato.

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