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E’ già Dubai 2020, come le aziende italiane guardano agli Emirati

Milano 2015? No, è già Dubai 2020. Nonostante l’Expo prevista tra 12 mesi nel capoluogo lombardo non abbia ancora aperto i battenti, le aziende italiane scaldano i motori per quello che sarà il vero banco di prova per chi, partendo dal made in Italy, punta ad una internazionalizzazione completa.

CAMERA DI COMMERCIO ITALO-EMIRATINA
Emirati Arabi, dunque, come un hub commerciale verso l’Africa orientale e l’India. Il mercato emiratino è di estrema importanza per l’Italia, come dimostrano i numeri del 2013 che hanno fatto segnare esportazioni che hanno ecceduto i cinque miliardi di euro, ovvero il 50% in piu’ di quanto l’Italia esporti nell’intera India, ed il 10% in piu’ rispetto a Brasile e Giappone. E’ il binario strategico su cui si muove la Camera di Commercio Italo-Emiratina, impegnata in un tour italiano tra Perugia e Roma per dare voce alle nuove opportunità di internazionalizzazione.

PERCHE’ABU DHABI
Abu Dhabi è, di fatto, il centro commerciale nevralgico dove gran parte delle merci importate arrivano e riescono a raggiungere altre destinazioni, come quelle dei mercati indiani ed africani. E’ questo il nodo dal quale si muove l’iniziativa promossa da Frostabia Holdings Group Ltd, (partner ufficiale della Camera) presentata nei giorni scorsi a Roma e Perugia da Lino Del Vecchio, socio di Frostabia e responsabile proprio per il settore internazionalizzazione del Gruppo.

PORTE APERTE NEGLI EMIRATI
A Roma e a Perugia nei giorni scorsi, in collaborazione con High Quality Italy, società di certificazione della qualità italiana, si è svolto un incontro con imprenditori italiani interessati all’ingresso nel mercato emiratino con il segretario generale della Camera di Commercio italiana negli EAU, Mauro Marzocchi.

DOPPIO PASSO
Il doppio passo della Camera consiste in un primo esame del prodotto che si vuole esportare, propedeutico alla risposta che ad esso viene data da operatori commerciali degli Emirati; quindi una missione in loco guidata dalla Camera di Commercio.

ITALIAN REP
Su queste basi è stato articolato il progetto Italian Representative, nato con l’obiettivo di creare dei punti di riferimenti nel nostro Paese, professionali ed altamente affidabili, autorizzati dalla Camera di Commercio a Dubai per fornire informazioni corrette ed aggiornate per un primo supporto in Italia, contando nei canali preferenziali e diretti con la stessa.

DUBAI CHAMBER
All’orizzonte c’è anche una due giorni formativa (11-12 Ottobre 2014) presso la Dubai Chamber, che sarà necessaria a formare il professionista, poi referente in Italia, che dovrà essere in grado di veicolare canali e opportunità ai futuri Partner/Collaboratori della Camera di Commercio Italiana e di altre realtà locali.

EMIRATI IN ITALIA
Gli Emirati Arabi Uniti (Eau) hanno da tempo avviato una serie di interlocuzioni nelle regioni italiane, come quella realizzata poche settimane fa in Toscana attraverso la delegazione della Camera di commercio italiana negli Eau in tour in tre delle principali citta’ della regione. In quell’occasione, alla presenza del console generale d’Italia negli Emirati Arabi Uniti Giovanni Favilli, del segretario generale della Icceau Mauro Marzocchi e del responsabile Enit Fabrizio Puglisi, a Grosseto, Lucca e Siena andò in scena una presentazione a 360 gradi delle potenzialità di investimento nei settori turistici, anche in prospettiva di investimento e di esportazioni nella ricca monarchia petrolifera.

EXPO 2020
L’Expo 2020 che si svolgerà a Dubai rappresenta per le imprese italiane l’occasione di commesse per le quali i ruoli del fornitore o sub contractor sono centrali e bisognose di concreto e qualificato supporto. Secondo Delvecchio “lo stesso made in Italy, nei diversi ambiti merceologici, riscuote assoluta attenzione che, fin da subito, è opportuno sollecitare attraverso protocolli di accesso veloci ed economicamente sostenibili la cui finalità si risolva in concreto business ed azioni di export continuativo ed espansivo”.

B2B
“Il b2b strutturato con un serio lavoro di pre analisi attraverso il fondamentale ed irrinunciabile supporto della Camera di Commercio Italiana negli EAU, si risolve in tavoli di lavoro che non si limitano al confronto tra i protagonisti ma evolvono in concreti tavoli negoziali”. L’obiettivo è lo sviluppo e la crescita del business reale, ecco perché gli EAU non rappresentano esclusivamente il riferimento per la finanza islamica “e probabilmente i nostri istituti bancari e finanziari dovrebbero quanto prima tenerne conto o comunque intensificare l’attenzione per questa parte del mondo in costante e veloce evoluzione”.

FREE ZONE
La Camera di Commercio Italiana negli Emirati è presente dal 1999 e dal 1° ottobre è previsto il trasferimento della sede a Dubai. Secondo il segretario Marzocchi gli Emirati rappresentano una grande opportunità e registrano una crescita del Pil pari al 4%” annuo. Tra le possibilità esistenti, quelle offerte dalle Free Zone, solo a Dubai ne sono presenti 16, la maggior parte monotematiche. In queste aree uno straniero può detenere il 100% della proprietà di una società e, quando le merci entrano nelle Free Zone possono partire per altri paesi senza dazi o, se devono entrare a Dubai, tranne alcuni casi specifici, i tassi doganali sono intorno al 5% del valore della merce importata.

twitter@FDepalo

 

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