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Renzi, Berlusconi e “Amici miei”

Le punture di spillo di Giuliano Cazzola

D’accordo. Mettiamo pure che Vannino Chiti e la pattuglia di senatori ‘’resistenti’’ (tra cui quel Felice Casson che somiglia a Gastone, il cugino fortunato di Paperino) si oppongano alla ‘’riforma’’ del Senato per partito preso e perché non intendono rinunciare all’indennità. Aggiungiamo che Augusto Minzolini sia stato morso da una… Tarantola e voglia vendicarsi dei torti che crede di aver subito nelle vicende giudiziarie con la Rai. Continuiamo pure a pensare che i senatori del M5s si propongano tuttora di sfasciare il sistema, volendolo conservare immutato. Mandiamo a quel paese i ‘’professoroni’’ che in precedenza venivano idolatrati tanto da occupare, a turno, un seggio messo permanentemente a loro disposizione nel Palazzo della Consulta. Ma, di grazia, non sarebbe il caso di sentire qualche costituzionalista prima di sbertucciare la Carta fondamentale dello Stato? Oddio non sarà la più bella del mondo, ma è come il gioco del Shangai: se tocchi una bacchetta rischi di muoverle tutte.

Gli esperti fanno notare, coralmente, che, combinando una legge elettorale a forte contenuto maggioritario con il nuovo modello di Senato, il partito o la coalizione che vincono le elezioni si prendono tutto: il governo, il Capo dello Stato (le nove elezioni con maggioranza qualificata sono soltanto una perdita di tempo), i giudici della Corte Costituzionale eletti dal Parlamento. Fanno altresì notare che quello sgorbio di Senato sopravvissuto sarebbe in grado – esercitando i poteri residui dopo la fine del bicameralismo perfetto – di creare parecchi intoppi all’iniziativa legislativa della Camera. Per non parlare della manomissione del quorum di firme richieste per i referendum abrogativi (a quando uno sciopero della fame di Marco Pannella?) e le leggi di iniziativa popolare. Perché Dio non è più con noi e ci ha lasciato nelle mani della terribile coppia Boschi-Calderoli?

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Il mondo civile pretende una severa inchiesta da parte del governo israeliano sull’incidente in cui hanno perso la vita alcuni bambini palestinesi che correvano sulla spiaggia. La Marina non può prendere a cannonate degli inermi. Israele deve dimostrarsi il più possibile rispettoso della vita umana, anche per contrastare una linea mediatica internazionale largamente a favore dei palestinesi. Viene però spontanea una considerazione: anche ammesso che nella Striscia di Gaza vi sia una tale densità di popolazione da rendere impossibile il sottrarsi al bombardamento di obiettivi mirati ed evitare così spiacevoli ‘’effetti collaterali’’ tra i civili, è difficile sfuggire all’impressione che i bambini stiano – come dire? – in prima linea, mentre dovrebbero, di norma, essere i soggetti più tutelati e messi al riparo dal conflitto. Oppure l’esibizione in tv un bambino ucciso è un ottimo argomento a sostegno di una causa sbagliata?

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Supercazzola ! E’ il nuovo soprannome di Matteo Renzi e sta ad indicare la sua attitudine a pronunciare discorsi senza capo né coda apposta per non farsi capire da chi ascolta. Era la trovata del conte Nascetti nella serie cinematografica di ‘’Amici miei’’. Il conte era un personaggio che viveva di espedienti e che era aiutato dagli amici, tra cui un ricco primario (impersonato da Adolfo Cheli) a cui piacevano le c.d. zingarate. Un po’ come gli spettacoli burlesque a Silvio Berlusconi.

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Matteo Renzi condivide con Gianfranco Fini la capacità di non dire nulla, ma di riuscire a farlo bene. Il giovane premier, tuttavia, si muove, gesticola troppo, cambia più volte tono della voce ed espressione del volto. Fini è più compassato. Prende tutto sul serio. Raccontano che una volta, quando era ministro degli Esteri, durante una riunione con i giovani di AN, alcuni, scherzando, gli chiesero il suo punto di vista sul caso di uno Stato inesistente. Lo fermarono, avvertendolo, cinque minuti dopo che aveva cominciato a rispondere.

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