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Musa Tariq, segreti e piani del nuovo capo dei social media di Apple

Apple spinge sulle strategie di marketing che fanno leva sui social media. Dove Apple, come azienda, è clamorosamente assente. Da questo mese però Cupertino ha assunto l’ex capo delle strategie legate ai social media di Nike e Burberry, Musa Tariq, giovane che ha studiato a Londra e ha già una solida esperienza, oltre che grande entusiasmo, come si intuisce anche dai suoi profili social, dove Tariq, al contrario di Apple, è molto attivo.

“Primo giorno di scuola. Spero di piacere agli altri del gruppo!”, ha scritto Tariq sul suo account Twitter confermando il suo ruolo di Digital marketing director di Apple.

Tariq ha ovviamente già aggiornato tutti i suoi profili con la nuova carica: “Non ho alcun talento speciale, solo passione e curiosità. E mie opinioni originali”, scrive su Twitter. Ma intanto ha collezionato 10.400 follower (e segue 3.139 persone). Quanto alla sua carriera, da ottobre 2012 a luglio 2014 è stato Global senior director of social media & community, Digital brand, di Nike e da novembre 2011 a ottobre 2012 Global director of social media, Digital marketing, di Burberry. Sono gli incarichi più recenti e quelli più direttamente connessi con le strategie che stanno ora a cuore ad Apple: per Nike, Tariq supervisionava il social media marketing e le social media partnership con gli atleti su tutte le piattaforme dei prodotti Nike, mentre per Burberry guidava “strategie e innovazione” legate ai social media.

Apple utilizza diverse forme di marketing, ma non avendo presenza su Facebook e Twitter come brand non è in grado di condurre quelle campagne virali che i concorrenti possono organizzare. Apple attualmente gestisce pagine Facebook per iTunes e App Store, account Twitter per diversi servizi legati ad iTunes e per i suoi top manager Tim Cook, Angela Ahrendts, Phil Schiller e Eddy Cue che sono solo parzialmente attivi.

L’arrivo di Tariq, dunque, significa con ogni probabilità un cambio deciso di marcia. Già nei prossimi mesi Apple potrebbe colmare le sue lacune nel panorama social.

Per avere un’idea di quello che Tariq potrebbe fare per Apple, si può guardare alla sua carriera: una delle più acclamate campagne sui social che ha disegnato, per Burberry, è stata la “Tweetwalk”, con cui ha condiviso immagini di capi che sarebbero presto sfilati sulle passerelle del London Fashion Show: Tariq ha messo su Twitter foto di abiti e accessori come apparivano nel “backstage”, scatenando un moltiplicarsi di post e commenti. Per Nike, Tariq ha ideato una campagna in cui gli atleti descrivevano in video-teaser una nuova scarpa senza effettivamente mostrarla mai, anche qui generando un picco di commenti e condivisioni. La sua fama nel mondo dei social media è subito stata enorme, tanto che quando ha lasciato Burberry per Nike, la stampa ha parlato di un importante investimento per Nike e di una grave perdita per Burberry.

Ma c’è altro che Tariq può fare per Apple. Il giovane manager viene da Burberry esattamente come la top executive Angela Ahrendts, che Apple ha di recente assunto come direttore della divisione Retail and online stores. Secondo fonti dei media Usa, Tariq in Burberry riportava direttamente alla Ahrendts, per quel che riguardava le strategie di crescita del marchio su scala globale. E’ naturale pensare che anche in Apple Tariq lavorerà a stretto contatto con la Ahrendts a sostegno delle ambizioni della top manager di potenziare i canali di vendita della Mela con strumenti quali i pagamenti mobili, l’allargamento sul mercato cinese e la creazione di una rinnovata esperienza negli Apple Store.

Per inciso va notato che Apple non è nuova a sottrarre manager alla Nike. Prima di Tariq, il ceo Tim Cook (che siede nel cda della Nike dal 2005) ha assunto due dei principali ingegneri responsabili per la Nike FuelBand, il braccialetto digitale per il fitness del noto marchio sportivo. E’ possibile dunque che la spinta sul marketing tramite i social media che Tariq saprà dare serva anche a pubblicizzare il nuovo prodotto della Apple, l’iWatch (il cui lancio è previsto per la fine di quest’anno) e, in futuro, eventuali altri device indossabili della Mela, oltre che a sostenere le vendite dei “tradizionali” smartphone e tablet.

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