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Perché l’Ue sostiene il progetto Inno.Pro.Wire di Maccaferri e Radici

Lo sviluppo dell’industria europea non può prescindere dal consumo di energia nei processi industriali. Per questo motivo il programma LIFE+, lo strumento finanziario europeo dedicato all’ambiente, ha promosso il progetto Inno.Pro.Wire del gruppo Industriale Maccaferri insieme a Radici Group.

IL PROGRAMMA LIFE+

Il progetto Life+ finanziato a livello europeo complessivamente per 282.6 milioni di euro, ha vagliato 1.468 progetti dai Paesi della Ue, di cui 225 ammessi al finanziamento. Tra questi, LIFE-Inno.Pro.Wire, che si propone di realizzare un processo innovativo e di minore impatto ambientale per produrre fili estrusi utilizzati nella realizzazione di strutture protettive e di contenimento in rete metallica, i famosi gabbioni.

IL PROGETTO INNO-PRO-WIRE

L’idea di Officine Maccaferri – che si occupa della progettazione e realizzazione di soluzioni avanzate legate al mercato dell’ingegneria ambientale – è di sperimentare un nuovo processo produttivo che permetta di realizzare fili di acciaio eliminando la fase di zincatura. Ciò avverrà attraverso l’utilizzo dei tecnopolimeri di nylon 6 (PA6 a marchio Radilon) in alternativa al PVC per garantire migliori proprietà meccaniche che consentono sia di sperimentare l’eliminazione della fase di zincatura dell’acciaio, altamente energivora e dall’impatto ambientale significativo, sia di ridurre lo spessore delle guaine, quindi di utilizzare meno plastica a parità di prestazioni, rendendo più duraturo nel tempo il prodotto finito.

Il progetto è stato finanziato con circa 400.000 euro, la metà del valore complessivo, dall’Unione Europea.



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