L’India non firmerà per ora nuovi contratti con il colosso italiano dell’aerospazio Finmeccanica, ma onorerà quelli esistenti.
BANDO PARZIALE
La notizia è riportata oggi dal Times of India, che già il 7 agosto aveva anticipato come l’orientamento del procuratore generale, Mukul Rohatgi, fosse quello di evitare un bando completo nei confronti dell’azienda italiana, soprattutto per non danneggiare le possibilità dell’esercito
VECCHIE TENSIONI
La decisione, spiega la testata, segue la nota vicenda del processo per corruzione sull’acquisto nel 2010 di 12 elicotteri di Agusta Westland da parte della Difesa indiana, concluso in ogni caso con un’archiviazione che pareva poter essere il segno di un epilogo per quanto possibile positivo.
IL GIGANTE INDIANO
L’India – come certificano i dati dell’istituto Sipri di Stoccolma – è tra i più grandi importatori mondiale di armi e ha recentemente proposto di aumentare il limite degli investimenti diretti esteri in industrie della difesa dal 26 al 49%.
LA STRADA DEL DIALOGO
Quanto accade non può dunque che danneggiare Piazza Monte Grappa, che fornisce a Nuova Delhi un’ampia gamma di sistemi d’arma, radar e munizioni.
Uno scenario che dovrebbe far riflettere chi, giustamente, investe energie politiche e diplomatiche nella liberazione dei due fucilieri detenuti in India, ma trascura però questo delicato dossier.
