Un’economia forte e più competitiva, adeguatamente formata professionalmente e burocraticamente snella, che garantisca un futuro migliore per la Gran Bretagna. Ecco il decalogo dei conservatori inglesi che scommettono sul rilancio economico come chiave di volta per il progresso al di là della Manica. E in attesa dell’appuntamento di Birmingham a fine settembre con il congresso, questi i sei punti fondamentali del programma.
MENO DEFICIT
Primo punto la riduzione del deficit, quindi una ristrutturazione dei debiti, al fine di salvaguardare l’economia nel lungo termine e mantenere i tassi ipotecari bassi. Dal 2010 lo hanno ridotto di più di un terzo, con decisioni per la verità impopolari ma che porteranno benefici alle generazioni future, sostengono. Partire dal deficit secondo il Conservative Party è essenziale per mantenere i tassi ipotecari bassi per le famiglie. L’alternativa? Un peso per i debiti futuri, con la ripresa sempre più a rischio.
IMPOSTE
I conservatori stanno tagliando l’imposta sul reddito e il congelamento dell’imposta sul carburante, ciò per andare incontro alle esigenze delle famiglie. Si tratta di una sforbiciata dell’imposta sul reddito per oltre 25 milioni di persone, facendo risparmiare al contribuente medio 705 sterline all’anno. E’s tata anche cancellata la tassa sul carburante aiutando le piccole imprese a risparmiare 7 sterline per ogni pieno di benzina effettuato. Per ogni proprietario che ne fa due alla settimana, il risparmio è di 728 sterline annue. Di contro i laburisti al governo avevano inserito l’imposta sul reddito e aumentato quella sul carburante di 12 volte.
LAVORO
Il sostegno alle piccole imprese come anticamera alla creazione di nuovi posti di lavoro, circa 1,8 milioni. All’orizzonte il taglio della tassa di occupazione, con un vantaggio per le imprese fino a 2.000 sterline e consentendo loro di fornire più posti di lavoro; rapidi pensionamenti, per cui sarà più facile per le imprese assumere giovani; investimenti infrastrutturali, come strade, ferrovie e banda larga; taglio dell’imposta sulle società, per sostenere le aziende che investono a crescere. Il tutto con l’obiettivo di liberarsi dalla burocrazia lasciando le imprese a concentrarsi sull’espansione.
WELFARE
“La nostra economia – dicono i conservatori nel loro rapporto – si batte per le persone che vogliono lavorare duro e giocare secondo le regole”. Per cui sono previste una serie di misure legate al welfare per assicurare che doveri e tutele siano interconnessi. E’stato introdotto lo strumento del Credito Universale, grazie al quale conviene sempre essere nel mondo del lavoro con la certezza delle prestazioni e delle tasse.
IMMIGRAZIONE
Sull‘immigrazione propongono regole chiare, per cui saranno accolti favorevolmente soltanto coloro che “vogliono lavorare sodo e contribuire alla nostra società”. Per gli aspiranti cittadini britannici nuovi test, anche perché con i laburisti al governo, accusano, si è perso il controllo dell’immigrazione.
COMPETENZE
Avere successo nella corsa mondiale? Si può, ma urge partire da un comparto di competenze veramente all’altezza. Secondo i Conservatori occorre proteggere il bilancio delle scuole, “perché nulla è più importante dell’educazione dei nostri figli”. Inoltre puntano ad elevare gli standard, ripristinando la disciplina e quindi attirando i migliori laureati. Budget previsto 18 milioni di sterline per costruire nuove scuole. Dal 2010 il Conservative Party asserisce di aver creato 1,6 milioni di nuovi posti di tirocinio, consentendo ai più giovani di imparare un mestiere.
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