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Le nuove frontiere delle energie verdi tra Usa e Africa

Quattordici miliardi di dollari investiti in Africa in settori chiave come l’energia e le infrastrutture, frutto dell’accordo fra 40 capi di Stato africani al Summit Usa-Africa. Ecco una mappa delle nuove frontiere delle energie verdi tra gli Stati uniti e il continente africano.

LA PARTNERSHIP

Il sunto degli accordi raggiunti, dopo la cena ospitata alla Casa Bianca dal Presidente Barack Obama, riguarda anche una partnership da 5 miliardi di dollari tra il fondo Blackstone e il ricco investitore africano Aliko Dangote, per progetti di infrastrutture energetiche nell’Africa sub-sahariana, anche attraverso un mix di investimenti con il coinvolgimento dello Stato.

ECONOMIA ED ESTERI

L’assunto da cui partire, per il Segretario di Stato americano John Kerry, è che “la politica estera è la politica economica e la politica economica è la politica estera”. Si tratta di una “prosperità condivisa a livello globale” ha osservato, da cui dipende la futura promozione del commercio, attraendo investimenti e facilitando l’innovazione.

CLIMA

Le nuove frontiere energetiche tra Usa e Africa poggiano le loro basi sull’assunto che il cambiamento climatico è una “crisi che non aspetta nessuno e che non rispetta alcun confine”. Acqua, siccità, agricoltura e sicurezza alimentare sono solo alcune delle questioni sul tavolo delle strategie future. Secondo Kerry le buone soluzioni energetiche sono soluzioni legate al clima, per cui la soluzione al cambiamento climatico è insita nella politica energetica.

AFRICA UGUALE ENERGIA

Il binomio Africa-energia pulita è il punto su cui gli Usa intendono investire, non solo risorse nel breve-medio periodo ma soprattutto progetti nel lungo termine. “Un faro di energia pulita per il mondo” l’ha definita il Segretario di Stato americano, dal momento che la prosperità energetica può di fatto sostituire la povertà energetica.

OBIETTIVI

Due gli obiettivi nell’immediato: andare oltre gli errori commessi per procedere rapidamente verso l’energia pulita, come principale alternativa allo sfruttamento di combustibili fossili e carbone. Una transizione in cui l’Africa sarà sostenuta da Washington, anche grazie alla US-Africa Clean Energy Finance Initiative per la quale Kerry ha annunciato un supplemento di investimenti di 10 milioni di dollari.

ELETTRICITA’

Più di 600 milioni di africani, quasi il doppio della popolazione degli Stati Uniti d’America, vivono senza accesso all’elettricità. Da qui parte la sfida lanciata da Kerry: cambiare quei numeri e sostituirli con una partnership che avvantaggi tutti i protagonisti, facendo in modo che le imprese africane, oltre a città, Paesi e famiglie, abbiano accesso all’energia pulita e rinnovabile. Ciò si concretizzerà attraverso l’iniziativa promossa dal presidente Obama con gli accordi siglati tra i due continenti nel corso del summit.

US-ACEF

Si tratta dello strumento attraverso il quale gli sforzi di Washington saranno implementati in modo concreto, come prevede il primo progetto eolico di scala in Senegal e il primo grande progetto solare fotovoltaico in Rwanda, dove grazie ad un idro-impianto, verranno alimentati lo Shyira Hospital e villaggi nel nord, portando l’elettricità a migliaia di famiglie per la prima volta in assoluto.

twitter@FDepalo

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