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Perché in Irak Obama picchia sull’Isis

L’offensiva dei jihadisti dell’Isis prosegue in Irak e si allarga verso Siria e Libano, colpendo civili minoranze religiose, come i cristiani e gli yazidi, i primi in fuga verso il Kurdistan iracheno e i secondi verso la Turchia. Gli Stati Uniti hanno predisposto l’invio di aiuti umanitari ai profughi in fuga verso le montagne del Sinjar, nel nord dell’Irak.

NON SOLO AIUTI UMANITARI

Aiuti umanitari in giornata, ma non solo. “Ho autorizzato bombardamenti mirati per proteggere il personale americano – ha dichiarato il presidente Barack Obama parlando alla nazione – e un impegno umanitario per aiutare a salvare migliaia di civili iracheni che sono intrappolati su una montagna senza cibo e acqua e che andrebbero incontro a una morte certa”.

L’AVANZATA DELL’ISIS

I combattenti islamisti proseguono la loro avanzata verso la Siria e il Libano, come riportano fonti di agenzia, ed è per questo che il presidente Obama ha scelto di intervenire a supporto del governo di Baghdad e della minoranza curda.



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