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Avramopulos, chi è e cosa farà il nuovo commissario Ue all’immigrazione

Di sicuro c’è che gestirà una bomba ad orologeria, in parte già esplosa soprattutto in Italia (vedi Lampedusa) e in Grecia (Evros) ma con meno clamore internazionale nell’Egeo.

Dimitri Avramopulos, ex ministro ellenico degli Esteri e della Difesa, è il nuovo commissario Ue agli affari interni con speciale delega all’immigrazione, uno dei temi maggiormente controversi della politica comunitaria: fin qui senza risultati concreti.

CHI E
Ex diplomatico, è deputato e vice presidente del partito conservatore di Nuova Democrazia. A 40 anni è stato il più giovane sindaco di Atene, per poi essere il firmatario della rivendicazione dei Giochi Olimpici in Grecia nel 2004. Dottore honoris causa dell’Università Adelphi (New York), all’Università Drexel (Philadelphia) e all’Università Kingston, è stato Professore onorario della National Academy of Engineering di Mosca, Direttore dell’Università di Pechino e Visiting Fellow presso la Kennedy School of Government dell’università di Harvard. Nel 2006 ha vinto a Roma il Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca”.

SCENARI
Il nodo sarà rappresentato dal ruolo e dall’effettiva operatività del Frontex all’indomani dell’annuncio (27 agosto scorso) del ministro dell’interno italiano Angelino Alfano e dell’allora commissaria europea per l’interno e l’immigrazione Cecilia Malmström sulla fine dell’operazione Mare Nostrum. Infatti dal prossimo novembre l’operazione di pattugliamento del Canale di Sicilia sarà avvicendata da una nuova iniziativa targata Frontex e denominata Frontex plus. Mare nostrum dall’ottobre 2013 ha tratto in salvo 115.420 migranti. Dalla sua Avramopulos ha la conoscenza dell’immigrazione nel Mediterraneo proprio dalla Grecia, in quanto la frontiere settentrionale di Evros (al confine con la Turchia) è il punto di arrivo di pakistani, iraniani, stimati in mille al giorno dai dati di Medici Senza Frontere Grecia.

COSA FARA’
Questo portafoglio comprende le zone di protezione e di gestione delle frontiere, le politiche di asilo e di sicurezza interna, oltre alla lotta contro la criminalità organizzata e le moderne minacce transnazionali. In particolare, il portafoglio di Avramopoulos comprenderà diversi ambiti come l’insieme delle questioni relative al Frontex, l’Agenzia europea per l’asilo, l’Europol, l’Accademia europea di polizia, l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.

PROGETTI
Al centro della nuova Commissione, quindi, l’immigrazione con le difficoltà nel costruire un sistema europeo comune di asilo che si interfacci con il funzionamento del Trattato di Schengen e con la fornitura di visti. Su questo aspetto un primo banco di prova sarà con la Turchia, dove l’attuale premier Ahmet Davutoglu lo scorso dicembre ha firmato un trattato per scambiare migranti con visti Ue: Ankara si riprenderà i clandestini transitati sul proprio territorio. L’obiettivo: ingressi più facili per i suoi cittadini, con l’accordo di riammissione degli immigrati irregolari siglato dal commissario europeo agli Affari interni, Cecilia Malmström, propedeutico all’abolizione dei visti d’ingresso nell’area Schengen per i cittadini turchi e soprattutto tappa di avvicinamento all’ingresso di Ankara in Europa.

ALTRI COMPITI
Avramopulos dovrà gestire le crisi e incentivare la lotta al terrorismo, anche grazie alla cosiddetta “Homeland Security“, passando per la lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di sostanze stupefacenti cooperando con organismi quali Europol e Cepol, l’Accademia europea di polizia con sede a Bramshill (nel Regno Unito). Di particolare rilievo anche la tutela dei diritti fondamentali nell’ordinamento giuridico comunitario, la difesa della Carta europea dei diritti fondamentali e la protezione dei dati elettronici, un elemento su cui molte cancellerie si sono sensibilizzate soprattutto all’indomani del caso Snowden.

twitter@FDepalo

 



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