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Costituente popolare, tutte le novità sul primo intergruppo Ncd-Udc-Popolari

Passo dopo passo, verso la Costituente popolare. Il lento cammino di avvicinamento tra Ncd, Udc e Popolari per l’Italia ha avuto ieri una tappa importante con la prima riunione ufficiale dell’intergruppo tra i tre partiti. All’hotel Flora di via Veneto, a Roma, dove Angelino Alfano e Lorenzo Cesa hanno convocato gli oltre ottanta parlamentari firmatari dell’appello per la costituzione del gruppo unico, erano stati invitati anche rappresentati di Scelta civica come Andrea Causin, Salvatore Matarrese e Gianfranco Librandi che però non hanno preso parte all’incontro.

CHI C’ERA ALL’INTERGRUPPO. LE FOTO DI PIZZI

Nutrita invece la schiera di Ncd, da Beatrice Lorenzin a Maurizio Lupi, da Gaetano Quagliariello a Renato Schifani, da Barbara Saltamartini a Fabrizio Cicchitto, da Roberto Formigoni a Paolo Bonaiuti, e quella dell’Udc, da Gian Luca Galletti a Gianpiero D’Alia, da Antonio De Poli a Rocco Bottiglione.

L’ORGOGLIO POPOLARE

“Da oggi il governo ha un pilastro popolare che lo sostiene ma che è programmaticamente alternativo alla sinistra”, ha detto fiero Alfano. L’obiettivo, spiega infatti a Formiche.net il deputato di Ncd Sergio Pizzolante, è “mettere insieme con un’unica strategia le forze popolari e liberali capaci di competere nella collaborazione con Renzi e con il Pd. Far valere cioè i temi cari ai moderati nei prossimi mille giorni di governo per poi costruire una forza politica che sia alternativa alla sinistra”.

L’AGENDA ECONOMICA

L’incontro verteva principalmente sull’economia. Tra i punti discussi su cui l’intergruppo intende smuovere l’esecutivo ci sono la riforma del mercato del lavoro che preveda l’abolizione chiara dell’articolo 18, un robusto piano di finanza pubblica con “priorità a privatizzazioni e liberalizzazioni in un’ottica tutta pro-impresa”, dicono fonti dell’intergruppo.

L’APERTURA A BERLUSCONI
Nonostante alcuni pareri discordanti, la linea emersa dall’incontro sembra essere di apertura nei confronti di Forza Italia e Silvio Berlusconi, soprattutto in vista delle regionali. Il leader dei Popolari Mario Mauro ha fatto sapere con soddisfazione che la sua proposta per un tavolo di lavoro permanente con Forza Italia per le elezioni è stata accolta. E anche da Alfano arriva un sì all’alleanza con i cugini azzurri nelle dieci regioni in cui si voterà.

LE PROSSIME TAPPE

Oltre al tavolo per le regionali, saranno costituiti a breve un direttorio per le decisioni parlamentari e tre gruppi di lavoro su economia, politica estera ed Europa. Tappe del cammino che porterà, assicurano, alla costituzione di un vero e proprio gruppo unico in Parlamento e successivamente di un nuovo soggetto politico che sappia rappresentare il polo moderato.

I MILLE GIORNI

L’imperativo ora è fare presto perché, come ha spiegato Gaetano Quagliariello, “siamo già in ritardo”, dal momento che in Italia “il mondo che fa riferimento alla socialdemocrazia si è messo in moto ed è necessario rispondere mettendo insieme tutte le forze alternative”. Ecco quindi il nuovo significato che per Ncd, Udc, Popolari e (forse) moderati ex montiani di Sc acquistano i mille giorni governativi: “E’ chiaro ed evidente che per noi i mille giorni che mancano a fine legislatura devono essere usati non solo per fare riforme ma anche per ristrutturare uno scontro politico”.


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