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Tutti i borbottii in casa Ncd sulla Lega di Salvini

Il secondo giorno alla Summer School di Magna Carta ha visto impegnati gli studenti in momenti di incontro con numerosi esponenti del Governo e del mondo della politica.

DIFENDERE GLI IMMOBILI PUBBLICI?

Il primo dibattito ha visto la partecipazione del sottosegretario al Ministero della Difesa Gioacchino Alfano. L’esponente di NCD si è concentrato in particolare sulla questione degli immobili legati alla realtà della difesa, sostenendo la necessità di individuare delle nuove destinazioni d’uso in particolare per le caserme dismesse. “Immobili del genere – ha dichiarato il sottosegretario – potrebbero rappresentare delle importanti risorse per lo Stato, ma anche per i privati”. Basta volerlo, ha aggiunto Alfano, e in questo senso il governo sta cercando di lavorare. Il sottosegretario ha poi concluso il suo intervento con un riferimento ai Marò, lasciando trasparire una difficoltà strutturale del Paese tra le motivazioni per cui non si riesce ad agire con fermezza su questo caso ormai da troppo tempo inserito nelle cronache internazionali.

BUONA SALUTE A TUTTI

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin è intervenuta invece in materia di Welfare. “La sanità – ha detto il Ministro – va programmata ‘a generazioni’ e non solo con le misure d’urgenza”. Per questo motivo, Lorenzin ha dichiarato di volersi impegnare non solo del tema della Salute vero e proprio, ma anche di quegli ambiti apparentemente solo contingenti ma in realtà altrettanto sistemici, quali quello dell’assistenza e della prevenzione, sia a livello nazionale sia a livello europeo. “Avere un numero sempre più elevato di anziani – ha detto la Lorenzin – porta con sé la necessità di rendere l’assistenza parte delle cure sanitarie vere e proprie, e lo Stato non può tirarsi indietro rispetto a questo argomento”. Sul tema della prevenzione ha invece dichiarato: “In un sistema universalistico la prevenzione è un dovere sociale, e tutto è prevenzione perché meno prevenzione facciamo più le spese di cura ricadono sui contribuenti”. Non è mancato, infine, il riferimento alla fecondazione eterologa. In merito a tale argomento, ha ribadito la necessità di dover elaborare una nuova legge che si occupi seriamente della regolazione, per evitare eccessiva eterogeneità nell’interpretazione delle attuali norme.

(CHI C’ERA ALLA SUMMER SCHOOL DI MAGNA CARTA. LE FOTO DI PIZZI)

NCD E I RAPPORTI CONTRASTATI CON FORZA ITALIA E LA LEGA

Il dibattito più acceso è stato quello che ha visto la partecipazione del Presidente della Fondazione Magna Carta Gaetano Quagliariello, del deputato PD Ettore Rosato e del presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, Pier Ferdinando Casini. Moderati e “stuzzicati” dal giornalista del Corriere della Sera, Francesco Verderami, i tre protagonisti del panel “Governare l’Italia per governare l’Europa” hanno lasciato aperte diverse possibilità di combinazioni  di alleanze per le prossime elezioni regionali. Il senatore Quagliariello, in particolare, ha sì espresso la necessità di ricostruire un’alleanza moderata e popolare – e in questo senso la sintonia tra lui e Casini era lampante – a patto però che “tutti, compresa Forza Italia, siano disponibili a costruire insieme qualcosa di nuovo e di finalmente antagonista al partito di Matteo Renzi”. “In caso contrario – ha aggiunto Quagliariello – saremo costretti a cercare altrove”. Chi di sicuro è fuori da qualsiasi possibilità di alleanza è la Lega Nord. Tutti e tre i partecipanti al dibattito si sono infatti trovati d’accordo in merito al fatto che sia il Movimento 5 Stelle sia la Lega Nord di Salvini facciano parte ormai dello stesso ceppo, populista ed “estremista”.

MODERATI DISSIDI SULLA GIUSTIZIA

Nonostante la sintonia su alcuni temi, la distanza tra il PD di Rosato e l’area popolare NCD-UDC si è avvertita nel momento dell’attestazione dei meriti. Per Quagliariello, infatti, NCD specialmente in materia di intercettazioni e responsabilità civile è riuscita ad ottenere molto “battendo i pugni sul tavolo” all’interno della maggioranza. Per Rosato, al contrario, quelle ed altre misure sono state prese non perché NCD ha fatto la voce grossa, ma semplicemente perché il PD di Matteo Renzi è un nuovo PD, che riesce a far fronte alle esigenze del Paese in modo realistico, senza dunque guardare alla storia politica di taluni temi rispetto ad altri.

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