Il 25 maggio scorso la tranquillità della città di Bruxelles, abituata per lo più a qualche manifestazione gremiale davanti ai palazzi europei, ha avuto un sussulto. A due passi dalla piazza più amata dagli stranieri, il Sablon, sorge il museo ebraico dove un sicario ha ucciso due cittadini israeliani. Sin da subito la storia dell’antisemitismo come matrice del duplice omicidio è sembrata strana. Ma le operazioni di depistaggio riferite dai media hanno prevalso, informandoci poi della cattura di un algerino-francese a Marsiglia mentre girava per la stazione ferroviaria con una valigia contenente l’arma del delitto. Le storie riferite e propagate sono state le solite sulla rete di terroristi islamisti che agiscono indisturbate in Europa.
A distanza di qualche mese si diffonde la notizia che i due cittadini israeliti uccisi non erano due giovani sposi in viaggio di piacere bensì la coppia ultracinquantenne Emmanuel e Miriam Ruva (qualcuno riferisce che si chiamino Riva). Secondo la fonte giornalistica i due sarebbero entrambi agenti del Mossad, il servizio segreto israeliano. Secondo il giornale Haaretz, Emmanuel Ruva era un agente speciale attivo in Siria già nel 2011 per contrastare il regime del presidente Assad. La sua missione era di passare delle informazioni al gruppo Al-Nusra, una costola di AlQuaeda, per compiere un attentato contro le forze governative siriane. Effettivamente l’attento è andato a buon fine, uccidendo però alcuni importanti comandanti di Hezbollah, cosa assai gradita a Israele. Infatti, sembra che Emmanuel Ruva fosse operativo vicino ad Aleppo, che era la base finanziaria delle forze anti-governative siriane, e dove passavano i fondi delle famiglie saudite impegnate nella guerra contro gli Sciiti, particolarmente gli Hezbollah. Il governo israeliano, ha poi deciso di sospendere il sostegno ad Al-Nursa per spostare il proprio interesse nei confronti del nascente Isis, agli albori del Califfato. Quindi, Emmanuel Ruva lasciò Aleppo e raggiunse Al-Riqqa, una roccaforte dell’Isis nell’Est della Siria, e iniziò a collaborare con Isis per far cadere il regime siriano di Assad. Seguì un attentato omicida di isis contro alcuni comandanti di Al-Nusra. A questo punto, fu chiaro per Al-Nusra he era stata tradita da Emmanuel Ruva, e gli giurò vendetta.
Non è chiaro che cose ci facessero i coniugi Ruva in giro per Bruxelles. Certo, è strano che un agente speciale non prenda delle precauzioni per evitare che eventuali sicari ne seguano i movimenti. Recarsi proprio al museo ebraico ha reso piuttosto facile identificarlo.
Ma a Bruxelles, dietro la coltre amministrativa europea, si svolgono tante riunioni di intelligence. Un crocevia di spie, di denaro e di armi, talvolta anche con il compiacente aiuto di qualche ambasciata del Medio Oriente o del Golfo.