Contrordine, compagni. Basta inneggiare all’antimilitarismo. Basta chiedere tagli alle spese per gli armamenti. Basta mostrare gli effetti distruttivi di razzi e bombe.
Il contrordine è stato udito in sottofondo, ma ben chiaramente, ieri sera a Piazza Pulita, la trasmissione di La 7 condotta da Corrado Formigli: approfondimenti interessanti, interviste-scoop, reportage sul campo; giornalismo doc, insomma.
Con una novità non secondaria. Se fino a poco tempo l’impostazione santoriana che accomuna molti talk show era dedita a criticare guerre (spesso con faziosità anti-occidentali), a biasimare le spese per la difesa (sempre inutili e troppo costose) e a biasimare armi e armamenti in genere come strumenti di terrore e di non pace, ieri sera si è percepito un vero e proprio contrordine.
L’Italia ha inviato sostegno ai curdi in funzione anti-Isis? Bene, ma il nostro impegno è troppo lieve, poco convinto e ben poco consono alle attese dei curdi, è stato il refrain della trasmissione. Perdinci – è stato più volte detto e sottolineato in maniera sdegnata – inviamo poche e non troppe nuove armi e armamenti!
Ohibò. Gli stessi che si lamentavano delle spese eccessive e inutili per la Difesa – secondo la vulgata santoriana e post santoriana – ora si lamentano perché l’Italia non riesce a inviare più di quello che ha indicato in Parlamento il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in una maniera trasparente, come rimarcato pure da un analista non dedito a facili piaggerie come Gianandrea Gaiani.
Finalmente piazza pulita degli antimilitarismi. Luca Casarini permettendo.