La situazione è più o meno questa. Forza Italia in una conferenza stampa prima dice che per le regionali punta a lavorare per una coalizione stile sotto Casa delle libertà bis e dopo qualche giorno sostiene che farà asse soprattutto con Lega Nord e Fratelli d’Italia. Anche perché la Lega esclude alleanze con il Nuovo Centrodestra per il fatto che il partito di Angelino Alfano è nel governo Renzi; eppure il Carroccio stringe intese con Il movimento di Silvio Berlusconi che per alcuni aspetti è più renziano di Ncd.
Nel frattempo, dopo anni in cui Berlusconi aveva orgogliosamente rivendicato che nel ’94 aveva ereditato elettori e voti del pentapartito, ora bistratta Raffaele Fitto perché è figlio di un esponente storico della Dc e vuole le primarie, per le quali lo stesso Berlusconi aveva affidato a Laura Ravetto un regolamento per attuarle.
Pure il Nuovo Centrodestra non se la passa tanto bene. Mentre rivendica con orgoglio i meriti del governo Renzi, nel partito si allarga il fronte di chi addirittura pensa che forse sia più utile uscire dalla maggioranza di governo per porre le basi fin da ora per un centrodestra unito e largo, dall’impronta popolare, con Forza Italia, che però al momento preferisce le destre di Matteo Salvini e Giorgia Meloni pur professando gaie idee come quelle della neo esponente di spicco azzurra, Francesca Pascale, non proprio in sintonia con quelle della Lega e dei Fratelli d’Italia.
Ecco, in questo quadro uno spiraglio per rifondare il centrodestra è la Leopolda Blu, ovvero la manifestazione Sveglia il centrodestra, nata sulla base del manifesto-appello lanciato da e su Formiche.net da un manipolo di giovani e meno giovani.
Appuntamento a Milano, dunque, il 18 ottobre. Per discutere, al di là di partiti e partitini, di idee moderate, popolari, liberali, si spera in maniera meno ideologica o meno scontata di quanto si va profilando (ma ne parleremo presto in maniera se possibile approfondita). Evitando anche, magari, di pensare a un nuovo movimento o di attendere la benedizione di qualche leader e leaderino per essere cooptati nella Babele.