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Columbus Day, la primizia di Dallas

Unire, ricordare, condividere e ripartire. Il senso di una celebrazione non è soltanto stappare una bottiglia o fare due discorsi, ma essere consapevoli di un punto di partenza comune per affrontare un nuovo viaggio con un bagaglio culturale più ricco.

E’ciò che è andato in scena al di là dell’oceano, dove per la prima volta a Dallas è stato celebrato il “Columbus Day”, la festa nazionale nota in tutto il mondo fin dal 1934 per decisione del presidente Franklin Delano Roosevelt, che intese non solo tributare il grande navigatore genovese, ma anche l’affetto verso la nuova patria delle centinaia di migliaia di emigranti italiani che scelsero il nuovo mondo.

A Dallas per il mantenimento della tradizione, della storia e del patrimonio culturale degli italo-americani nel Texas il Columbus Day si è svolto ieri presso il Ponte Continental Avenue Bridge e Porta West Dallas, Continental Avenue 109. L’iniziativa nasce sotto gli auspici del Consolato Generale d’Italia e del Presidente del Comites Vincenzo Arcobelli, rappresentante della comunità italoamericana del Texas. Maestri di cerimonia Lucian La Barba e Jay Lombardo. Da Roma la presenza italiana è stata garantita dal segretario generale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Roberto Menia, a cui è stato conferito il prestigioso riconoscimento del Grand Marshal.

Non solo dunque un tripudio di tricolori e di sorrisi, ma la consapevolezza del ruolo svolto dai nostri connazionali in quelle terre. Perché, come disse Giorgio Ambrosoli, “il nostro Paese è quello che ci costruiamo con il nostro lavoro”. Ed è quello che hanno fatto i fratelli italiani che hanno lasciato il Mediterraneo per la grande mela.

www.primadituttoitaliani.com



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