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Il Corriere della Sera pizzicato da Repubblica e da Cairo sulla massoneria

La concorrenza è fatta anche di stilettate, si sa. E quella tra i due principali quotidiani non si sottrae alle regola di qualche colpo basso. D’altronde la competizione, leale, svaria tra più fronti fra Corriere della Sera e Repubblica.

Solo per citare gli ultimi, si può ricordare la ricerca di avere un rapporto preferenziale con Papa Francesco, vista la popolarità di Bergoglio che è linfa per i quotidiani di carta che cercano di trattenere lettori in libera uscita. Anche da qui nascono le conversazioni, sovente fantasiose nella scrittura, del papa laico Eugenio Scalfari con Papa Francesco, e pure l’intervista del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, allo stesso Bergoglio.

Per non parlare della recente indagine giudiziaria su vecchi e nuovi vertici Eni sul caso Nigeria. Allo scoop del Corriere, che ha fatto imbestialire Matteo Renzi – il quale ha difeso in Parlamento il capo azienda Descalzi rimbrottando il giornale seppure senza citarlo – ora arrivano gli articoli di Repubblica che fa parlare e sovente sparlare uno dei teste chiave dell’accusa.

Ma forse è su Renzi che le diverse impostazioni dei quotidiani sono più evidenti. La scudisciata di de Bortoli al premier in un recente editoriale è stata il culmine di un atteggiamento del quotidiano rizzoliano non troppo accondiscendente verso il renzismo montante; anche se in via Solferino ci sono editorialisti più benevoli verso il premier come Angelo Panebianco. A Repubblica spira un’aria diversa, con un fondatore (Scalfari) ben poco attratto da forme e sostanza del renzismo e una direzione più attenta a seguire e spiegare le innovazioni di Renzi, ma sempre in maniera plurale, come ha detto ieri sera il direttore Ezio Mauro nel corso di Otto e Mezzo su La7. Al conduttore Giovanni Floris, Mauro ha sottolineato che su Renzi le sensibilità sono diverse nel quotidiano, che comunque si riconosce – pur incalzandola – in una sinistra riformista.

La stilettata del direttore Mauro al concorrente de Bortoli è giunta su sollecitazione di Floris, che ha chiesto: sente anche lei, come de Bortoli, uno “stantio odore di massoneria nel patto del Nazareno”? Risposta di Mauro: mi aspettavo che questo pesante rilievo fosse poi suffragato nei giorni successivi da fatti e notizie, ma così non è stato. Poi, l’affondo di Mauro: dal Corriere mi sarei aspettato in passato interventi del genere quando capo del governo era un tesserato della loggia P2.

De Bortoli replicherà? E lo farà anche a uno dei suoi azionisti, Urbano Cairo, che al Giornale gli ha riservato un siluro, sempre sulla massoneria? Ecco cosa ha detto l’editore di La 7: “De Bortoli è il direttore del Corriere della Sera e ha competenze economiche. La sua critica è più che legittima. Mi ha convinto meno il passaggio sul patto del Nazareno tirando in ballo la massoneria. Quando tocchi un argomento così, o documenti ciò che dici perché hai delle evidenze, oppure fai illazioni al limite della calunnia“.

Ecco cosa ha detto Ezio Mauro a Otto e Mezzo su La7(video)



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