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Ecco come Della Valle costruisce la macchina politica per rottamare Renzi

Matteo Renzi fa miracoli. Vi ricordate il santorismo d’assalto che sbeffeggiava i capitalisti in politica, coccolava l’antimilitarismo pacifista e indicava gli imprenditori al pubblico ludibrio per essere evasori e sfruttatori? Acqua passata. Potenza di Matteo Renzi.

Infatti, dopo una puntata di Piazza Pulita dell’ex santoriano Corrado Formigli in cui si bistrattava il governo Renzi per un intervento troppo flebile in fatto di aerei, armi e munizioni nella coalizione anti Isis, ieri a Servizio Pubblico – dopo anni in cui nelle trasmissioni di Michele Santoro Silvio Berlusconi è stato irriso per la discesa in campo e per il suo partito di plastica – è stato allestito un palcoscenico proto berlusconiano per Diego Della Valle: collegamento con la casa a Sant’Elpidio, post-it con brandelli di slogan pronti per essere letti o ricordati, foto familiari alle spalle, look azzimato. Obiettivo? Rottamare il Rottamatore, fino a poco tempo coccolato dallo stesso Della Valle, e dirsi pronto a occuparsi di politica e non più solo di scarpe.

Ovviamente, come tutti gli imprenditori neofiti della politica, Mister Tod’s non ha detto di fondare un movimento politico, e men che meno un partito (puah, che robe volgari e democratiche). No, dopo l’esperienza della fondazione Italia Futura, anzi no dell’associazione Italia Futura, o meglio dell’advocacy group – come lo chiamava l’allora mente montezemoliana, l’intellettuale Andrea Romano, ora deputato di Scelta Civica tendenza renziana – l’imprenditore marchigiano vuole costruire e mettere una disposizione una “macchina” per sostituire quel ragazzetto di ex sindaco che si è montato la testa e che è pappa e ciccia con Sergio Marchionne, il cittadino svizzero a capo di un gruppo che ha sede legale in Olanda, paga le tasse in Inghilterra e che ha base in America (così Della Valle ha pitturato l’amministratore delegato di Fca).

Ecco, forse più che il disappunto per la mazzata economica inferta dal governo Renzi via ministero dello Sviluppo della poco montezemoliana e dellavalliana Federica Guidi che ha azzerato le agevolazioni elettriche per le imprese ferroviarie, è proprio lo stretto rapporto con la Fiat presieduta da John Elkann e guidata da Sergio Marchionne a provocare un’orticaria a Mr. Tod’s. Orticaria ben precedente al cortese licenziamento di Luca Cordero di Montezemolo dalla Ferrari ad opera di Marchionne (che comunque ha messo per iscritto che regala a Montezemolo qualche benefit non da poco, come ha malignamente fatto mettere per iscritto in un comunicato stampa forse sfuggito ai più).

Gli attriti nei confronti di Elkann vengono da lontano e hanno come base Rcs, il gruppo editoriale in cui il Lingotto la fa da padrone (troppo da padrone, secondo Della Valle). Ora resta da capire chi salirà a bordo della “macchina” politica che sta allestendo Mr. Tod’s (ammesso e non concesso che voglia davvero “scendere in campo”…). Gli amici più stretti non sembrano troppo entusiasti. Clemente Mastella, che continua ad esprimere parole di stima, apprezzamento e amicizia nei confronti di Della Valle, gli detto tramite Repubblica nei giorni scorsi che è bene guardarsi da iniziative giudiziarie per quelli che vogliono occuparsi di politica… Montezemolo non pare – dicono i rumors – troppo entusiasta delle intenzioni di Della Valle che magari possono nuocere indirettamente alla loro società ferroviaria Ntv nei rapporti con l’esecutivo. Il forcing dell’imprenditore marchigiano contro Renzi non trova il favore di Luigi Abete: il presidente di Bnl e ora di Febaf (l’associazione delle imprese finanziarie e assicurative) prima in un seminario a porte chiuse dell’Abi e poi anche in tv a DiMartedì, la nuova trasmissione di Giovanni Floris su La 7, ha espresso un giudizio positivo del governo Renzi, replicando indirettamente a chi – nello studio – non risparmiava critiche all’esecutivo: in primis, Corrado Passera, già manager di Poste, già banchiere in Intesa ed ex ministro del governo Monti.

Convergenze parallele tra Passera e Della Valle? Certo l’Intesa di Passera non ha lesinato appoggio e finanziamenti a Ntv (di cui è pure azionista), ma forse per Della Valle l’ex banchiere è un po’ troppo bazoliano per i suoi gusti…

ECCO NOTIZIE E COMMENTI SULLA BARUFFA TRA POTERI FORTI. SPECIALE FORMICHE.NET:

Della Valle, i dellavalliani e i rapporti con Renzi. La ricostruzione di Fabrizia Argano

Ntv, perché Della Valle, Montezemolo e Perricone sbuffano contro Renzi e Guidi. Il corsivo di Michele Arnese

Della Valle, de Bortoli e Passera. Convergenze parallele contro Renzi? L’approfondimento di Edoardo Petti

Vi spiego perché de Bortoli ha sculacciato Renzi. Parla il saggista Giancarlo Galli sentito da Edoardo Petti

Il Corriere della Sera, la massoneria e Renzi. Solo opinioni quelle di de Bortoli? L’articolo di Michele Arnese

Il Corriere della Sera a le bramosìe attorno al Quirinale. L’analisi di Lodovico Festa

Perché Marchionne e Della Valle bisticciano. Il commento di Francesco Damato

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