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Elogio di Matteo Renzi che snobba la Cgil scioperaiola

Per dare a Cesare quel che gli spetta, occorre riconoscere che Pier Matteo Renzi Tambroni è il primo segretario del Pds-Ds-Pd che ‘’cerca di farsi una ragione’’ delle proteste e degli scioperi della Cgil. Prima di lui i rapporti tra i vertici del partito e il suo ‘’azionista di riferimento’’ erano caratterizzati da penitenti signorsì. Bastava che Sergio Cofferati, il Cinese, osservasse di sottecchi dalla fessura degli occhi, che i belati di Guglielmo Epifani, il giovane Werther, fossero un po’ più sostenuti o che lo sguardo di Susanna Camusso fosse più accigliato del solito per determinare clamorose ‘’inversioni ad u’’ nelle scelte del partito e delle clamorose retromarce  da parte dei governi di centro sinistra. Per il Pd misurarsi con uno sciopero della Cgil sarà una prova del fuoco importante,  anche per il governo. Si porranno tanti casi di coscienza, meritevoli di considerazione e rispetto. Ma tutti (anche gli ex sindacalisti approdati in Parlamento) dovranno scegliere con chi stare. Ma dopo aver subìto senza traumi, autodafé, mal di pancia, uno sciopero della Cgil, il Pd si sarà guadagnato le stimmate di partito di governo.

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Tra i responsabili dell’ennesimo disastro di Genova è finito anche il TAR, reo di accogliere troppi ricorsi nelle gare per l’assegnazione di appalti pubblici. Sarebbe ora di farla, a tutto campo, un’analisi dei gravi danni che la magistratura, non solo quella amministrativa, determina all’economia, allo sviluppo e alla vita delle imprese.

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E’ stato celebrato in pompa magna, a prova delle virtù italiche di un tempo, il 50° Anniversario della Autostrada del Sole. L’opera fu completata in otto anni. Possibile che allora non venissero pagate delle tangenti ?

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Il suo nome era Joe Tacopina ma lo chiamavan Drago/ gli amici del Bar Margherita dicevan che era un mago.

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