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Uil, ecco chi aspira al posto di Luigi Angeletti

Scene da una scuola elementare tra qualche anno.

Pierino (alzandosi in lacrime): ‘’Signora maestra, i miei compagni mi prendono in giro perché ho ancora un papà e una mamma e non sono nato con l’eterologaaaaaa! Che cosa ci posso fare io se i miei genitori sono ancora eterosessualiiiiii!’’

Maestra (con tono compassionevole): “Bambini lasciate in pace Pierino. Le colpe dei padri non possono ricadere sui figli”.

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Viva la Uil. Non se ne poteva più di questo giovanilismo esasperato che ha trasformato il Consiglio dei ministri in un ginnasio e la Camera dei deputati in un asilo infantile (per fortuna, nel Senato vige ancora il requisito dei 40 anni). Nella Confederazione di via Lucullo qualcuno pensava di poter sostituire Luigi Angeletti – che è stato segretario generale solo per 14 anni – con una certa Magda Maurelli che proviene dal settore dell’occupazione temporanea. I suoi sostenitori dicono che, forte dell’esperienza compiuta, Maurelli potrebbe intercettare i giovani, perché ha sempre lavorato con loro, ne ha gestito i problemi pur con tutte le difficoltà che si incontrano a ‘’fare sindacato’’ fuori dai settori tradizionali. Poi, tutte queste donne a dirigere i sindacati. Prima Renata Polverini, poi Susanna Camusso. Infine Annamaria Furlan alla Cisl.  Ma, per fortuna, alla Uil sanno che senza passato, non c’è futuro. Al posto di Angeletti andrà Carmelo ‘’Carneade’’ Barbagallo. Ha 67 anni, è solido, viene dai metalmeccanici e si candida a diventare una ‘’buona pratica’’ nella sperimentazione del lavoro degli anziani. Pensate, era già in servizio effettivo ai miei tempi. E io ho smesso di fare il sindacalista 20 anni or sono. Se avessi avuto più pazienza – chissà ? – forse adesso potrei mettermi in corsa per sostituire Susanna Camusso.

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Riferendosi a dichiarazioni del Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin in merito alla battaglia della coalizione internazionale contro l’Isis, le cronache riferiscono che Papa Francesco avrebbe affermato che ‘’non si può affidare la soluzione del problema alla sola risposta militare’’. Occorrerebbe, invece,  affrontare il tema del terrorismo e dello Stato islamico ‘’più approfonditamente a partire dalla cause che ne sono all’origine e vengono sfruttate dall’ideologia fondamentalista’’. Bene. Al posto dei leader delle nazioni impegnate a fermare l’avanzata delle milizie fondamentaliste chiederei un’udienza privata al Sommo Pontefice per cercare di capire meglio il Suo pensiero. E’ sempre difficile risalire alle cause quando non si è in grado di contenerne gli effetti.

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