La lettera che riporto qui sotto è firmata da illustri rappresentanti del mondo scientifico e della divulgazione ed indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
Non ha bisogno di molti commenti.
E’ un appello per mantenere in vita il CNAO, un centro di eccellenza per un nuovo modello di cura dei tumori. In un momento in cui si fa un gran parlare di eccellenze forse bisognerebbe dare prove concrete di volerle realmente mantenere.
Il presidente della Fondazione Cnao, Erminio Borloni, sostiene che “Mancano all’appello 35 milioni di euro promessi e poi ‘spariti’ dalle varie Finanziarie”.
Se il Governo non stanzierà questi fondi rapidamente il Cnao rischia di chiudere entro fine anno.
APPELLO PER SALVARE DALLA CHIUSURA IL CNAO, CENTRO NAZIONALE DI ADROTERAPIA ONCOLOGICA
Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica è una fondazione privata senza scopo di lucro che, istituita dal Ministero della Salute nel 2001, ha sede operativa a Pavia. CNAO è l’unico centro italiano di adroterapia che cura pazienti sia con protoni che con ioni carbonio, un trattamento avanzato utilizzato soprattutto per i tumori che non sono operabili e sono resistenti alla radioterapia tradizionale con i raggi X.
Il Centro è convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale e all’inizio di quest’anno ha ottenuto dall’Istituto Superiore di Sanità la marcatura europea CE.
Oggi il CNAO, a causa dei tagli ai finanziamenti, si trova in grande difficoltà e rischia di chiudere con grave danno per le diverse migliaia di pazienti oncologici che ogni anno in Italia avrebbero bisogno di un trattamento di adroterapia. Ciò non può lasciare indifferenti i cittadini e le autorità, soprattutto il Ministero della Salute e la Regione Lombardia che hanno investito risorse per la creazione di questo centro.
I mancati finanziamenti degli ultimi anni, che sono alla radice delle attuali difficoltà, non devono mettere in pericolo le attività di questo fiore all’occhiello del Sistema sanitario italiano. Nel mondo, infatti, sono soltanto quattro i centri in grado di eseguire – in Germania, Giappone e Cina – trattamenti oncologici così avanzati.
Ci rivolgiamo pertanto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni affinché si adoperino per risolvere rapidamente il problema.
Piero Angela Scrittore e divulgatore scientifico
Sergio Bertolucci Direttore della Ricerca del CERN
Giovanni Caprara Presidente dell’Unione Giornalisti Italiani Scientifici
Emilia Chiancone Presidente dell’Accademia Nazionale delle Scienze
Marco Durante Direttore della Radiobiologia, GSI, Darmstadt
Silvio Garattini Direttore dell’Istituto Mario Negri
Fernando Ferroni Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Fabiola Gianotti Prossimo Direttore Generale del CERN
Lamberto Maffei Presidente dell’Accademia dei Lincei
Luciano Maiani Ex Presidente dell’INFN e del CNR
Carlo Rubbia Premio Nobel per la Fisica
Girolamo Sirchia Ex Ministro della Salute ed ex Direttore del Nord Italia Transplant
Umberto Veronesi Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia