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Benvenuti nel fantastico mondo della sinistra dell’era Renzi

Ai miei tempi leader delle sinistre socialista e comunista erano rispettivamente Riccardo Lombardi e Pietro Ingrao. Sarà per questo motivo che non riesco a prendere sul serio Stefano Fassina e Pippo Civati?

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Dicono che Pippo Civati abbia intenzione di dar vita ad una nuova forza di sinistra insieme a ciò che resta del Sel. Per smontare questo disegno a Renzi basterebbe poco. La prossima volta che Civati entra al Nazareno il premier-segretario-ragazzino dovrebbe chiedere alle sue ‘’girls of government’’ di intonare la filastrocca imparata all’asilo infantile: ‘’Pippo cammina dritto/ se no ti metto nel giornaletto/ nel giornaletto c’era scritto/ Pippo cammina dritto’’. E giù tutti a ridere.

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Mario Mauro (insieme ad un paio di senatori suoi amici) ha aderito al GAL, il gruppo i cui componenti, incontrandosi al mattino in Aula, si salutano con un inebriante chicchirichì. Speriamo che, nella quiete del pollaio, Mauro riesca a consolarsi di non essere più ministro.

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Carmelo Barbagallo arriva al vertice della Uil e si accoda subito alla Cgil, ottenendo di spostare lo sciopero generale il 12 dicembre. Un ponte in più che crolla. Quello dell’8 dicembre.

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Per la proprietà transitiva se A è uguale a B e B è uguale a C, anche A è uguale a C. Applichiamo la regola allo sciopero generale del 12 dicembre. La Cgil e la Uil scioperano contro il jobs act Poletti 2.0.; il provvedimento, emendato, raccoglie l’approvazione della sinistra del Pd. Dunque, la Cgil e la Uil scioperano contro la sinistra del Pd.

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Le frasi celebri nella versione di Ignazio Marino.

‘’Ich bin ein Berliner’’ (Sono anch’io berlinese)……. Se Marino dicesse di essere romano gli menerebbero.

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Nell’emendamento a prima firma Gnecchi al Jobs act Poletti 2.0, i nostri legislatori della domenica (non è una battuta, perché la Commissione Lavoro è stata convocata a partire da domenica scorsa) si sono dimenticati di aggiungere, dopo le parole ‘’licenziamenti economici’’, l’aggettivo ‘’ingiustificati’’. Così, se qualcuno volesse sottilizzare potrebbe sostenere che per tutti i recessi per giustificato  motivo oggettivo – siano essi legittimi o no – è dovuta una penale di carattere economico.

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