Ci sarà anche il premier Matteo Renzi, assieme al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e a rappresentanti delle Forze Armate, ad inaugurare il nuovo stabilimento produttivo di Piaggio Aerospace, il prossimo 7 novembre. L’apertura del nuovo sito, che ospita attualmente oltre 400 dipendenti, arriva dopo un intenso anno di cambiamenti per la società guidata dall’amministratore delegato, Carlo Logli, che ha visto, oltre al nome, il cambio dell’assetto azionario, con il passaggio della maggioranza al fondo di investimenti strategici degli Emirati Arabi Uniti, Mubadala.
IL DRONE CHE PIACE
A fare gola agli emiratini ci sono state le diverse attività dell’azienda, civili e militari, compreso l’unmanned di classe Male (medium altitude-long endurance) P.1HH “HammerHead” che, derivato da un programma commerciale di successo dell’azienda, il velivolo P-180, ha possibilità di affermarsi sul mercato domestico e internazionale e potrebbe, come già dichiarato in diverse sedi, andare a sostituire i Predator in uso all’Aeronautica Militare italiana con una decina di esemplari.
ALTRI FONDI PER LO SVILUPPO
“Sul programma P.1HH abbiamo già investito in proprio”, ha detto recentemente l’a.d. di Piaggio Aerospace rivolgendosi a una platea europea, “ma ci serviranno altri 150 milioni di euro per proseguire con lo sviluppo”. Logli ha inoltre spiegato che la fase di qualifica dell’HammerHead terminerà nel 2015 e che l’obiettivo finale è di portare il velivolo ad avere un’autonomia di 24 ore in volo ed una capacità di carico utile (payload) di 2.000 libbre.
IL NUOVO STABILIMENTO
La concentrazione di tutte le attività produttive nel nuovo centro d’eccellenza di Villanova d’Albenga, risponde alla necessità di Piaggio Aerospace “di progettare e costruire innovativi velivoli per la difesa e per l’aviazione d’affari e di continuare a sviluppare avanzate produzioni aeromotoristche”. Per la parte motori, Piaggio si dedica al montaggio e al collaudo completo di motori di nuova costruzione, nel quadro di accordi su licenza con Honeywell Rolls Royce e Pratt & Whitney Canada. L’azienda è inoltre coinvolta, assieme ad alcune pmi italiane, nel programma F-135, il motore che equipaggia il caccia F-35.