In calo i tassi di mercato dell’area Euro dopo i deludenti indici Pmi. Il tasso decennale tedesco è tornato sotto lo 0,8% ed il decennale italiano a 2,3%.
LE PAROLE DI DRAGHI
Ieri la BCE ha pubblicato la documentazione legale sugli acquisti di ABS. Pochi minuti fa Draghi ha pronunciato un importante discorso allo European Banking Congress a Francoforte in cui di fatto ha aumentato la percezione di allargamento qualitativo e quantitativo del piano di acquisti.
I DUE CARDINI DELLA BCE
Draghi ha enunciato ufficialmente due principi: 1) la BCE ha ora come target l’ammontare del suo bilancio; 2) tra gli obiettivi indiretti del piano di acquisti rientra quello di comportare un “portfolio balance effect”, ossia uno spostamento degli investitori da asset a basso rischio verso quelli a rischio maggiore, tra cui esplicitamente Draghi ha annoverato “azioni e potenzialmente il mercato immobiliare”.
LE ASTE
Sul fronte aste il Tesoro italiano ieri ha annunciato che non si terranno né l’asta Ctz di martedì prossimo né quella di medio e lungo termine dell’11 dicembre. A mercati chiusi l’agenzia di rating S&P si pronuncerà sul rating dell’Olanda, Fitch su Belgio e Grecia e DBRS su Portogallo. Moody’s inoltre ha annunciato che proporrà di elevare il tetto del rischio paese per alcuni stati della zona Euro con rating basso e questo potrebbe portare a rating più alti per covered bond e ABS.
TACCUINO BOND
Sul comparto delle emissioni societarie successo dell’emissione di 8Mld$ del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, con ordini 7 volte superiori all’offerta dei bond con scadenze da 3 a 20 anni ed un rendimento che sulla scadenza a 5 anni renderà circa 95 bps sopra il treasury con analoga scadenza. L’azienda sta considerando la possibilità di aumentare le dimensioni dell’offerta da 8 a 10 Mld $. Le emissioni delle aziende Investment Grade Usa hanno raggiunto i 600Mld$ da inizio anno.
CHE SUCCEDE AI TASSI IN USA
Negli Usa tassi in lieve calo malgrado una giornata in cui i dati macro avessero fornito un’indicazione in senso opposto. I dati sui prezzi al consumo di novembre hanno segnalato un incremento maggiore delle attese. Segnali più incoraggianti sono arrivati anche dall’indice della Fed di Filadelfia del comparto manifatturiero di novembre, al massimo addirittura dal 1993. Infine anche la dinamica delle negoziazioni di case esistenti ha battuto il consenso. Le aspettative di inflazione decennali in questo contesto hanno evidenziato un comportamento più coerente con i dati macro prima esposti (soprattutto quelli sui prezzi al consumo) evidenziando un incremento di circa 2pb.
LE SPIEGAZIONI SULL’ALTALENA
L’apparente “mistero” della dinamica dei tassi nominali degli ultimi giorni può trovare diverse spiegazione: 1) la ricerca di rendimento su scala globale che rende appetibili i Treasury; 2) i segnali di rallentamento arrivati da altre economia (Cina ed area Euro in particolare); 3) il flusso di vendite di Treasury per hedging delle corpose emissioni di titoli corporate in atto in questi ultimi giorni del bilancio fiscale di diverse aziende Usa. Sul fronte politico da segnalare la decisione storica annunciata ieri da Obama sul fronte immigrazione. Di fronte all’incapacità del Congresso di raggiungere un accordo su una legge in materia, il presidente è intervenuto con un decreto per regolarizzare 5 milioni di immigrati, che, anche senza ottenere la cittadinanza, potranno avere permessi di soggiorno triennali rinnovabili a scadenza. In tale gruppo vengono inclusi anche i cosiddetti “dreamers”, ossia coloro che arrivarono negli Usa da bambini. Il presidente ha concluso: “Questo dibattito deve concentrarsi sulle nostre speranze, non sulle nostre paure”.