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Effetto Midterm anche sulla Fed di Yellen?

Negli Usa tassi sostanzialmente stabili alla vigilia delle elezioni di metà mandato che si sono concluse con una netta vittoria dei repubblicani che hanno così conquistato anche il Senato.

La presenza dello stesso colore politico nei due rami del Congresso rende potenzialmente più celere il processo di approvazione delle leggi, ma allo stesso tempo potrebbe avere risvolti anche in tema di politica monetaria.

Vi sono infatti alcune proposte di legge da parte dei repubblicani per aumentare il controllo del Congresso sulle scelte della Fed. Il prossimo presidente della commissione bancaria del Senato potrebbe inoltre diventare il senatore Shelby, che si oppose alla nomina della Yellen.

Sul fronte macro a settembre in forte aumento il deficit commerciale a causa del calo delle esportazioni. Il dato rende possibile una sostanziale revisione al ribasso del PIL del terzo trimestre.

Sul fronte Fed da segnalare le dichiarazioni dell’autorevole membro Bullard (sebbene non votante). Bullard ha dichiarato che gli USA “appaiono come l’isola della prosperità rispetto al resto del mondo”, aggiungendo allo stesso tempo che non vi sarebbe bisogno di altre manovre di QE, “per ora”.

Sul fronte corporate, si è conclusa ieri l’emissione di 2,8Mld€ di titoli Apple ad 8 e 12 anni, la prima in euro, finalizzata anche essa a buyback ed aumento dei dividendi. Aumenta pertanto il numero delle emissioni di aziende USA in euro (tra cui Citigroup, Merck&Co e Verizon) che sfruttano i bassi tassi in area Euro contestualmente a bassi costi degli swap da euro a dollari.



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