Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Matteo Salvini, animale da campagna elettorale

Barba incolta e orecchino. E pure un po’ di occhiaie, a significare che si dorme poco e si lavora tanto. Poi maglietta con slogan d’ordinanza indossata sopra qualsiasi vestito, quindi l’inseparabile iPad sotto braccio così da fotografare e postare sui social-network in tempo reale.

Per scoprire che Matteo Salvini è un animale da campagna elettorale, non servivano certo le elezioni regionali in Emilia-Romagna; già lo si era capito alle scorse europee quando al grido di “Basta Euro” ha risuscitato una Lega Nord data per morta da tutti dopo gli scandali del cerchio magico bossiano.

Lungo la via Emilia, il leader del Carroccio ha prima ottenuto di candidare un suo uomo alla presidenza, il sindaco di Bondeno Alan Fabbri, costringendo Fi e Fdi ad accodarsi e lasciando fuori Ncd-Udc; quindi ha deciso di partecipare in prima persona a una breve ma intensa campagna elettorale per un voto che pare non interessare a nessuno. D’altronde, da giorni – complice anche l’aggressione a Bologna – si parla pressoché solo del suo tour elettorale, quasi dimenticando il favoritissimo candidato del Pd, Stefano Bonaccini, mentre Giulia Gibertoni dell’M5S è rimasta nell’ombra.

Chi è il vero candidato in Emilia-Romagna? Salvini o Fabbri? Viene spontaneo chiederselo, visto che i due sono inseparabili. Il segretario del Carroccio cita Fabbri ogni volta che viene intervistato su tv, radio e giornali. Sa che deve fare entrare il nome del suo scudiero nella testa della gente, ha messo la foto dell’aspirante presidente pure sul suo seguitissimo profilo Facebook e lo accompagna ovunque in questa campagna elettorale. Perché, ormai, dove c’è Salvini adesso ci sono giornalisti, piaccia o no.

C’è chi parla di Fabbri come di candidato “commissariato”, dal momento che a rubare la scena è sempre e solo il leader leghista. Un po’ come all’interno del partito, dove il leader ha fatto piazza pulita dei colonnelli, tanto che lo stesso Roberto Maroni è finito nel dimenticatoio. Ma rientra tutto nella strategia di Salvini, che si sta rivelando di successo: accentrare l’attenzione su di sé, sulla sua capacità di bucare lo schermo e parlare diretto agli elettori.

Con un’efficacia mediatica che da tempo un leader del centrodestra non aveva. In Emilia-Romagna, dove le elezioni regionali non se le sta filando nessuno, tanto meno il Pd che deve piuttosto fare dimenticare perché si vota (Vasco Errani s’è dimesso in seguito a una condanna), gli unici a scompigliare le carte sono proprio i leghisti. Insieme alla Procura di Bologna, che dopo due anni di inchiesta ha pensato bene di spedire in questi giorni, a pochi giorni dal voto, gli avvisi di fine indagine ai 41 consiglieri regionali uscenti indagati per peculato. Morale della favola, la Lega conquista la piazza, sia mediatica che fisica, oscurando Fi e annullando Fdi. E i sondaggi parlano di un sorpasso del Carroccio sui berlusconiani.

Nessuno aveva pensato di presentarsi davanti alla cantina ex Terremerse di Imola, al centro dell’inchiesta giudiziaria costata la poltrona a Errani per il milione erogato alla coop presieduta dal fratello. Nemmeno gli esponenti locali di Fi che pure avevano scoperchiato quello scandalo. Salvini invece sì. E così a protestare a ridosso dei silos di vino contro il Pd “sporco e condannato dai magistrati” c’è andato solo il Carroccio, appropriandosi di una battaglia di altri che però se la sono lasciata scippare. Così come solo i padani si sono presentati davanti alle strutture che ospitano profughi a Cesenatico e a Imola.

E sempre con Salvini in prima fila, aiutato anche dalle tv berlusconiane che ormai non perdono occasione per rilanciare la sua immagine. Fi protesta contro l’arrivo di troppi clandestini? Se succede, nessuno lo sa. Se lo fa la Lega, si mobilitano decine di giornalisti e fotografi. Il suo leader si muove scortato un piccolo esercito di addetti alla comunicazione che tempestano le redazioni e il web documentando tutto quel che fa con filmati, foto e comunicati. E’ soprattutto così, con una ben oliata strategia di comunicazione, che si costruisce una leadership.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter