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Zhuhai Air Show, benvenuti alla fiera dell’aerospazio cinese

Si apre l’11 novembre Zhuhai Air Show, la prima e unica fiera internazionale aerospaziale in Cina, “approvata” dal governo centrale cinese. Ecco come la China International Aviation & Aerospace Exhibition è diventata uno dei più famosi airshow al mondo.

COSA E’
Si tratta di un gateway per l’aviazione e l’aerospazio con cui le imprese internazionali possono presentare le ultime tecnologie e i prodotti in rapida crescita del mercato cinese. Due anni fa i numeri si concretizzarono in 650 espositori provenienti da 39 paesi e regioni, con 28.200 mq di superficie netta espositiva coperta e 113 aerei in mostra.

COSA SI VENDE
Una grande varietà di business jet, aerei da turismo, tecnologia, sviluppo industriale, ma anche aerei civili con sullo sfondo le nuove strategie della BOC. L’ultima edizione, nel 2012, è stata considerata dagli esperti del settore come il più grande show continentale con un giro d’affari di 11,8 miliardi dollari per 202 velivoli di vario tipo coinvolti. A margine di spettacoli, passaggi a bassa quota ed esibizioni, ecco i quasi 70 forum tematici con 141 delegazioni militari e commerciali provenienti dall’estero e più di 2100 giornalisti accreditati. Zhuhai, in Guangdong, diventa sempre più la vetrina aerospaziale della Cina.

Y-20
Zhuhai sarà l’occasione per valutare i progressi del progetto di trasporto strategico Xian Y-20, che ha già volato “in incognito” in questi 24 mesi ma che all’Air Show sarà al centro degli occhi di visitatori e tecnici. Si tratta un mezzo da trasporto aereo strategico sviluppato per la Cina con un elenco di avanzate dotazioni tecniche per il combattimento e la difesa. Sarà indispensabile per una fase logistica affidabile da parte di Pechino, che avrà così un mezzo tecnologicamente avanzato per effettuare “ponti aerei”. Grande attesa inoltre per la gamma completa di tecnologie ed armamenti, come i sistemi senza pilota, i nuovi missili da crociera, e in particolare il debutto in Cina del concorrente dell’F-35, ovvero il J-31, e del velivolo di sorveglianza KJ-2000.

PRIMIZIE
Pochi i particolari noti sul J-31, di cui le prime immagini risalgono al 2012. Ma né il J-31, né l’Y-20 saranno esplicitamente previsti nel programma di spettacoli ed esibizioni consegnato ai giornalisti. Il programma elenca solo “aeromobili da trasporto riservati” e di un jet da combattimento: entrambi prodotti da AVIC. Il debutto pubblico di questi due tipi di velivoli potrebbe stare a significare il tentativo da parte di Pechino di essere un po’ più trasparente sui suoi programmi di sviluppo di aeromobili militari.

TREND
E’ chiaro che prende sempre più corpo il ruolo di Pechino all’interno del trasporto aereo mondiale, che nei fatti è destinato ad implementarsi nei prossimi due decenni. La prospettiva è quella del 2034, quando il volume totale di passeggeri in tutto il mondo si avvicinerà ai 7,3 miliardi, più del doppio rispetto ai 3,3 miliardi previsti per quest’anno secondo i dati della IATA, l’International Air Transport Association. Con Pechino che dal 2012 ha programmato la costruzione di 70 nuovi aeroporti e l’acquisto di 300 aerei: due obiettivi da raggiungere entro il prossimo anno.

MEGA ORDINE
Un trend suffragato dal marchio Boc Aviation, vero e proprio braccio operativo, una delle società di leasing più importanti del pianeta che al marzo scorso possedeva in portafoglio ben 237 proprietà e gestione aeromobili in locazione a 55 compagnie aeree in 30 Paesi del pianeta. La Boc da pochi mesi ha dato il via all’eccezionale ordine di 50 Boeing 737 e 30 Next Generation 737-800, che saranno consegnati tra il 2016 e il 2021. Il prezzo? Quasi nove miliardi di dollari da prezzo di listino.

twitter@FDepalo


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