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Come cambia il giudizio degli italiani su Renzi

Lorien Consulting ha condotto un’altra rilevazione dell’Osservatorio Socio-Politico in data 9 dicembre. Il sentiment attuale degli italiani sottolinea come siano sentimenti di rabbia e incertezza a predominare decisamente: continua ad ampliarsi la percezione negativa sulla situazione economica attuale anche a livello mondiale ed europeo, allo stesso tempo la percezione della crisi colpisce anche il giudizio che i cittadini danno sulla propria situazione professionale e non soltanto sull’andamento generale dell’economia italiana (ovvero comincia ad essere percepita non solo in termini economici, ma nella vita e nei comportamenti quotidiani delle persone e per l’appunto anche sul piano lavorativo-professionale).

La fiducia degli italiani per il futuro non è più legata al Governo Renzi: infatti alla crisi di consenso del Governo Renzi fa da contraltare una ripresa della fiducia nel futuro, i due fenomeni si slegano, Renzi non rappresenta più la sola speranza degli italiani; c’è un distacco, un allontanamento progressivo. Il Governo si trova da ormai più di un mese sotto la soglia simbolica del 50% di giudizi positivi, la critica si fa sempre più grande e diffusa, il confronto con i dati del Governo letta è impietoso, ma ad oggi un’alternativa non è nemmeno contemplabile.

Forze dell’Ordine, Presidenza della Repubblica e PMI sono tra le poche istituzioni e organizzazioni di cui ancora si fidano gli italiani (in netta ripresa l’Unione Europea rispetto all’anno scorso). Fanalino di coda, come sempre e sempre di più, i partiti politici.

Si può constatare una tenuta positiva in termini di % dei partiti più piccoli del centrodestra a fronte soprattutto di una crisi sempre più profonda di FI. In parte questo fenomeno è anche il frutto di un generale calo della propensione al voto che si è registrato nelle ultime 2 settimane. Sempre più in difficoltà il M5S mentre tiene il PD in termini di voti assoluti (la crescita in % è per la maggior parte frutto del calo dei dichiaranti delle ultime settimane).

Le priorità degli italiani oggi sono, come facilmente immaginabile, quasi totalmente di ordine economico (disoccupazione in primis e mancata crescita economica). Le principali responsabilità sulla situazione attuale vengono attribuite alla politica nazionale (Governo in primis e parlamentari) ciò è ancor più vero da parte di chi ha deciso di non andare più a votare, inoltre le differenze a seconda dell’appartenenza politica sono enormi: per gli elettori di centrodestra e M5S le principali responsabilità della crisi sono da attribuire alla politica locale (in buona parte per l’eco enorme degli scandali regionali) nonché all’Unione Europea; mentre per gli elettori di centrosinistra oltre ad una critica generale a governo e politica nazionale spiccano le responsabilità dei partiti e del sistema finanziario.

Lo scandalo “mafia capitale” che ha coinvolto profondamente la città di Roma è particolarmente sentito dai cittadini che ne sono rimasti senza dubbio molto colpiti, l’intervento sul tema da parte del Ministro Alfano è ricordato e giudicato in maniera molto positiva dagli italiani. La maggior parte ritiene infatti che chi ha fatto parte di un sistema di malaffare debba pagare, ma che non sia giusto generalizzare indiscriminatamente e che non ci siano i presupposti per lo scioglimento (e il commissariamento) del Comune di Roma.

Leggi il report completo (pdf)



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