Skip to main content

Che cosa ho scoperto nella Legge di Stabilità

Il Jobs act Poletti 2.0 è legge dello Stato. ‘’Da oggi ognuno è più libero’’.

+++++

Gli ultimi dati attestano che il tasso d’interesse sui BTP è sceso all’1,97%. Nel 2011 – l’annus horribilis – si temette che arrivassero all’8% (si fermarono ad un passo), un livello ritenuto insostenibile. Per un Paese come l’Italia che tutti gli anni destina circa 90 miliardi al servizio del debito ovvero alla spesa per interessi, una discesa così importante dei tassi a medio-lungo  termine costituisce un segnale significativo di recupero di credibilità sui mercati finanziari. Poi dicono che le politiche di risanamento sono state eccessive e sbagliate, come se quelle risparmiate sul versante della speculazione e della rendita non fossero risorse utilmente impiegabili per altre finalità.

++++

Nel disegno di legge di stabilità, con il pretesto di dare addosso alle pensioni d’oro, hanno infilato nell’ordinamento pensionistico una norma di dubbia costituzionalità – definita clausola-limite – per effetto della quale i lavoratori italiani ai quali, in forza della legge Fornero, è stato esteso, pro rata dal 2012, il calcolo contributivo non potranno conseguire un trattamento superiore a quello che avrebbero percepito con il previgente calcolo contributivo. Si tratta di una sorta di vendetta  postuma nei confronti di coloro che, ai sensi della riforma Dini del 1995, avendo maturato al 31 dicembre di quell’anno un’anzianità di servizio pari o superiore a 18 anni, hanno mantenuto il calcolo retributivo. Non esiste un modo tardivo di rendere giustizia. Non serve avere, oggi, il coraggio che mancò nel 1995. Il Rapporto sulla finanza pubblica italiana per il 2014 (a cura di Alberto Zanardi per Il Mulino) stima che i ‘’graziati’’ che si sono avvalsi della sola regola retributiva siano stati tra i cinque e i sei milioni e che il risparmio sarebbe ammontato a 4,5 punti di Pil se il modello pro rata e il c.d. sistema misto di calcolo fossero stati in vigore, non dal 2012 (come è avvenuto), ma dal 1996.

+++++

Ha fatto discutere che il Ministero del Lavoro abbia cercato (anticipando i dati delle comunicazioni obbligatorie) di presentare le statistiche sull’occupazione e disoccupazione in maniera diversa dall’Istat. Poiché le interpretazioni del Ministero tendevano a rappresentare una situazione meno tragica di quella dell’Istituto di statistica, in tanti hanno arricciato il naso deplorando l’accaduto. Sono gli stessi che tacciono quando i dati forniti dalla Cgil vengono presi come la verità rivelata e quando quelli della Cgia di Mestre sembrano provenire da una succursale della Banca d’Italia.

++++

La maestra a Pierino: ‘’I nomi dei sette re di Roma’’

Pierino: ‘’Sono otto’’

La Maestra: ‘’Sbagli; elencameli ’’

Pierino: ‘’Romolo, Numa Pompilio, Tullio Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo…’’

Maestra (sorridendo): ‘’E l’ottavo?’’

Pierino: ‘’ Caio Massimo Carminati’’.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter