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Che cosa si aspettano le Borse dalla Bce

In area euro il timore di una nuova crisi greca ha continuato a penalizzare i bond periferici a favore di quelli core.

LA TRAGEDIA GRECA DEI TASSI

Il comparto preferito è stato ancora quello a 30 anni tedesco, che ha raggiunto il nuovo minimo storico in prossimità dell’1,50%. In Grecia il rischio di un anticipo delle elezioni politiche con un esito a favore delle forze anti europeiste sta alimentando le ipotesi di un possibile default del paese, come si evince anche dall’inversione della curva dei tassi.

ASPETTANDO LA BCE

Oggi è attesa la seconda operazione TLTRO della BCE. In base al consenso raccolto da Reuters, l’intera operazione è attesa ricevere richieste di poco superiore alla prima (83 Mld€). Un esito deludente dell’operazione unito al continuo calo del prezzo del greggio potrebbe spingere le autorità monetarie ad accelerare l’introduzione di nuove misure non convenzionali (tra cui gli acquisti di titoli governativi) già nella riunione del 22 gennaio.

I NUMERI SUL COSTO DELLA VITA

In merito all’inflazione, in mattinata il dato francese di novembre ha visto i prezzi al consumo scendere dello 0,2% m/m (inferiore alle attese di Bloomberg), mentre il dato tendenziale si è portato allo 0,3% da 0,5. Negli Usa tassi ancora in forte calo con concentrazione ancora una volta sulla parte a lunghissimo termine, in particolare il comparto a 30 anni.

TACCUINO PETROLIFERO

Il calo del prezzo del greggio sta contribuendo a tale trend, come dimostrato dalle aspettative di inflazione a 10 anni che ieri hanno raggiunto l’1,70%, eguagliando il minimo del settembre 2011. La ricerca di rendimento si innesta in un contesto caratterizzato dai segnali di rallentamento cinese, dalle possibili turbolenze politiche in Grecia e dalla “tempesta energetica” in corso prima citata che messi insieme contribuiscono ad aumentare l’appeal dei Treasury. Una dimostrazione? L’esito dell’asta di ieri sul comparto decennale con la domanda estera che ha evidenziato la percentuale massima di sottoscrizione da dicembre 2011.

CHE SUCCEDE AGLI EMERGENTI

Sul fronte emergente, secondo quanto riporto dal WSJ, la Cina starebbe iniettando l’equivalente di circa 65Mld$ di liquidità nel sistema bancario al fine di supportare l’economia stimolando la concessione di credito, alimentando l’aspettativa che a breve la banca centrale possa ridurre il tasso di riserva obbligatoria. In Svizzera questa mattina la banca centrale non ha annunciato nuove misure dichiarandosi però pronta a farlo in qualsiasi momento a causa soprattutto del crescente rischio deflazione. La banca centrale norvegese ha tagliato il tasso di riferimento di 0,25%, per far fronte al potenziale impatto negativo del calo del greggio.



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