Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Che Renzi sia un inguaribile ottimista, non c’è dubbio. Che Renzi sia un terrificante “ballista” è altrettanto certo. Anche Lui, come Berlusconi, Monti, Letta… sparge ottimismo a destra ed a manca, senza basi e senza costrutto.
Senza basi, perché l’economia continua ad andare male e perché l’Europa non ci tiene in conto alcuno. Senza costrutto, perché pensare che il Jobs Act, annacquato, possa far assumere decine di migliaia di persone è un ESTREMO ATTO di FEDE.
Non ci fidiamo più degli economisti che hanno sbagliato le previsioni, la diagnosi e la cura di questa stramaledetta crisi economica, peggiore di quella degli anni venti del secolo scorso. Non ci fidiamo più di chi continua a vedere la fine del tunnel ”nel 2009, nel 2010…., nel 2013,….nel 2014….nel 2015…., nel 2017…nel 2024….”
Ma veniamo a Noi. Renzi, tra le balle che ha raccontato nelle decine di passaggi televisivi, ha “sparato” anche questa fanfaluca. “Questa legge di stabilità ha rotto con il passato….non si sono denari regalati a pioggia…!”.
Balla gigantesca. Infatti il MAXIEMENDAMENTO alla Legge di Stabilità, approvato in fretta ed in furia, non consta di poche decine di commi ma di ben 520 COMMI, solo 200 in meno rispetto agli anni scorsi. Ma sempre di 520 commi di tratta, pieni di regalie e di tagli, fatti spesso con poca logica e con un’ottica poco sincronica.
“Non abbiamo aumentato le tasse…”, dice il Nostro. Non è così. .Lo testimoniano decine di tabelle pubblicate da molti giornali negli ultimi mesi e lo testimonia, da ultimo, il COMMA 520 del MAXIEMENDAMENTO citato. In breve, codesto comma sostituisce il c.4 dell’Art.22 della precedente legge di stabilità, peggiorandolo.
Nei fatti, il TAGLIO alle PENSIONI “DORATE” non solo non viene eliminato ma:
a) Viene prorogato fino al 31/12/2016;
b) Viene esteso da pensioni lorde annue superiori ai 90.000 euro/anno a quelle superiori ai 75.198 euro/anno;
c) Viene articolato in 3 fasce: 6% di tassa per pensioni da 14,1 a 20 volte il minimo INPS (447,61 euro/mese); 12% di tassa per pensioni da 20,1 a 30 volte il minimo INPS; 18% di tassa per pensioni da 30,1 volte il minimo INPS fino all’infinito;
d) Ne consegue che, così, si allarga la platea dei tassati e si aumenta l’entità delle trattenute.
e) Per carità di patria, ricordiamo che il Cav. aveva (2011) tassato del 5-10-15%, rispettivamente, le pensioni da 90.000-150.000-200.00 euro lordi/anno.
Il Centro Studi della CONFEDIR ha elaborato una tabella specifica, che verrà diffusa nei prossimi giorni. Per il momento ci limitiamo a dire che il nuovo furto oscilla da 1933 euro/anno (per pensioni lorde sui 100.000 euro/anno) a 8.300 euro/anno (per valori lordi sui 160.000 euro/anno) ed a 16.804 euro/anno (per valori lordi sui 200.000 euro/anno).
In altre parole, si è allargata la platea dei tassati; si è aumentata l’entità della rapina (+57% nella fascia dei 185.000 euro; +42% nella fascia dei 112.000 euro); ci si è fatti “un baffo” delle ripetute Sentenze della Consulta sul tema in questione….: ”trattasi di tassa e, come tale, è incostituzionale perche’: è a carico solo dei pensionati e non dei soggetti attivi; perche’ non progressiva; perche’ reiterata dal 2011 in poi…”.
Cosi’, piu’ o meno, recitavano le Sentenze n° 223/2012 e 116/2013 della Consulta, rimaste lettera morta, dato il mancato recupero da parte dei pensionati delle tasse illegittime del 2012 e data la reiterazione dell’iniqua tassa nel 2013 (Letta) e nel 2014 (Renzi).
Ma NOI, inguaribili ottimisti, continuiamo a credere che ci possano essere GIUDICI ONESTI INTELLETTUALMENTE e PROBI, a Roma come a Berlino.
Abbiamo ricorso contro le precedenti Leggi di stabilità e siamo in attesa – entro Gennaio- delle prime sentenze di merito. Ricorreremo nuovamente, in Italia e nella U.E., anche contro questa ennesima castroneria renziana, per evitare di “passare per m….”, come si usa dire in Veneto.
Fremant omnes….dicam quod sentio.
Stefano Biasioli
Segretario Generale Confedir